Gli Stati Uniti non hanno imparato nulla dalla partita contro l’Italia, il Brasile ha imparato molto da quella con l’Egitto. E’ qui la chiave di lettura di una partita in cui gli States fanno gli stessi errori commessi contro gli azzurri, cioè giocano in maniera “fastidiosa”, nè difensiva nè offensiva, senza grinta e, soprattutto, capace di far espellere un altro calciatore per un’entrataccia come quella su Gattuso. I brasiliani invece non commettono l’errore commesso contro l’Egitto di accontentarsi nonostante il vantaggio, e rimangono in attacco per tutti i 90 minuti.
In più hanno anche la fortuna di passare in vantaggio quasi subito. Sono passati solo 7 minuti quando Maicon appoggia sulla testa di Felipe Melo la palla che vale l’1-0. Gli Stati Uniti non reagiscono e così i verdeoro li schiacciano nella loro metà campo. A furia di provarci nell’unica azione offensiva avversaria Ramires parte in contropiede e serve Robinho solo contro il portiere che segna il 2-0.
La ripresa vede gli Stati Uniti un poco più vogliosi, ma dopo 10 minuti prima Kljestan si fa espellere per un fallaccio inutile e poi Maicon chiude la partita con una meritatissima rete. Nel finale gli unici sussulti di tutta la partita per gli Stati Uniti sono le traverse colpite da Feilhaber e Casey, ma più che altro servivano solo per far capire che la loro squadra almeno era scesa in campo.
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