La Spagna si era troppo abituata a giocare contro squadre scarse (Nuova Zelanda, Sudafrica e Iraq) e si è dimenticata come si gioca contro squadre che giocano sul serio, che non ti fanno respirare e che sono in grado anche di segnare. E così si chiude in anticipo la Confederations Cup spagnola, e si interrompono a 15 le vittorie consecutive in partite ufficiali di una squadra troppo sicura di sè per battere la piccola nazionale degli Stati Uniti.
Il primo tempo è quasi tutto americano. Gli spagnoli sottovalutano l’impegno, pensando di risparmiare le energie per il Brasile, e così gli statunitensi passano i primi 15 minuti a prendere a pallonate Casillas. A questo si aggiunge che David Villa sbaglia una quantità impressionante di gol, e allora se sbagli tanto, si sa, il gol lo prendi. E così al 26′ un lancio perfetto di Donovan coglie Altidore che si libera di Capdevila e segna solo contro Casillas. Solo negli ultimi 10 minuti si fa vedere la Spagna, e serve solo per intimidire gli avversari.
La tattica sembra funzionare perché la ripresa è tutta delle Furie Rosse. La squadra di Del Bosque attacca in otto, e gli Stati Uniti si affidano al contropiede. Howard le prende tutte, gli spagnoli tirano da tutte le parti e lui risponde sempre, e così, sull’ennesimo contropiede, Sergio Ramos si addormenta e Dempsey lo anticipa segnando lo 0-2. Nel finale espulso anche Bradley, terza espulsione per gli statunitensi in questo torneo, ma è solo tempo che si perde perché tanto gli States in finale ci vanno, la Spagna no.
Luckz 25 Giugno 2009 il 15:58
Speriamo che ora l’Italia ritorni ad essere la piu forte.