Kakà salva il Brasile al novantesimo, ma finalmente abbiamo assistito ad una bella partita combattuta ad alto livello. Comincia ad aumentare il tasso tecnico di questa Confederations Cup, con il solito Brasile dei fuoriclasse ed un ottimo Egitto organizzato alla perfezione.
A dir la verità un poco di timore reverenziale da parte degli africani c’è, dato che i primi minuti sono tutti di marca verdeoro, con Kakà, Luis Fabiano e Robinho che fanno quello che vogliono. Passano solo 5 minuti ed il Brasile è già in vantaggio. Una palla potenzialmente innocua a centro area capita sui piedi del neoacquisto del Real Madrid il quale comincia a palleggiare, ipnotizzando gli avversari. Tutti fanno le belle statuine e Kakà segna la rete dell’1-0.
Sembra l’inizio di una goleada ed invece i brasiliani si addormentano e dopo solo tre minuti l’Egitto pareggia. Cross dalla destra e stavolta a dormire è la difesa sudamericana che lascia solo Zidan ad un metro da Julio Cesar che non sbaglia. Riequilibrate le sorti, è ancora il Brasile che lascia passare solo 4 minuti e segna ancora. Punizione di Elano, difesa egiziana ancora ferma a guardare e l’attaccante del Siviglia mette a segno il 2-1. A questo punto il ritmo cala, e senza pressing i brasiliani chiudono il primo tempo con la terza rete, stavolta di Juan che trasforma un calcio d’angolo.
La ripresa doveva essere solo una passerella per i brasiliani, ed invece accade l’imprevedibile: la squadra di Dunga si sfascia letteralmente e così nel giro di due minuti due svarioni difensivi permettono all’Egitto di segnare ancora. Sul 3-3 il Brasile scompare, c’è solo l’Egitto in campo che però non riesce a trovare la via del gol. Rete che arriva al novantesimo quando un mani in area egiziana permette ancora a Kakà di segnare su rigore la rete del definitivo ed immeritato 4-3.
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