Dopo l’1-0 striminzito nel debutto mondiale contro la Nigeria, l’Argentina mostra finalmente tutto il suo valore, passeggiando allegramente sulla Corea del Sud. La gara di oggi valeva la testa del girone, visto che anche gli asiatici avevano vinto la loro prima partita, imponedosi su una Grecia senza troppe pretese. Ed alla fine è l’albiceleste a prevalere, grazie ad una gara giocata a buon ritmo sin dalle battute iniziali.
A dire il vero, per sbloccare il risultato è stato necessario un infortunio di Park Chu Young, che colpiva con un ginocchio, infilando il proprio portiere. Ma anche prima di allora l’Argentina aveva dato buoni segnali, cercando più volte la via della rete. Il raddoppio arrivava poi al minuto numero 33, grazie ad Higuain, ben servito da Burdisso, da poco entrato in sostituzione di Samuel.
Partita finita? No, perché Demichelis commetteva un erroraccio in fase difensiva e consentiva a Lee Chun-Yong di presentarsi davanti al portiere e di insaccare il gol che valeva il 2-1, proprio a pochi secondi dalla fine della prima frazione di gioco.
Ancora Argentina all’attacco ad inizio ripresa con Messi, Higuain e Tevez a mettere i brividi alla difesa avversaria. Poi qualche buona azione dei coreani, che cercavano di pervenire al pareggio con una certa insistenza. Ma al minuto numero 77 era ancora Higuain ad andare in rete, chiudendo di fatto la partita. E qualche minuto dopo l’attacante del Real Madrid trovava addirittura la tripletta (la prima in assoluto in questo mondiale) per il 4-1 finale, prima di uscire dal rettangolo verde tra gli applausi.
Messi non è ancora riuscito a mettere il proprio sigillo su questa kermesse, ma poco importa di fronte ad un risultato che proietta l’Argentina in testa al girone e di fronte ad un gioco per lunghi tratti convincente, checché ne dica chi vede in Maradona un allenatore non all’altezza della situazione.
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