Barcellona contro Santos, Messi contro Neymar. Semmai ce ne fosse bisogno, i catalani confermano di essere la squadra più forte del Pianeta, così come la Pulce dimostra per l’ennesima volta di non avere rivali a livello planetario. La finale del Campionato del Mondo per Club è tutta qui, a beneficio di quanti pensavano che i sudamericani avrebbero potuto interrempere l’egemonia dei blaugrana e a dispetto di quanti si ostinano a vedere in Neymar un antagonista valido di Messi.
La finalissima di Yokohama non ha avuto storia, a giudicare dal possesso palla (71% per i catalani) e dal risultato finale, che ha visto prevalere il Barça per 4-0. L’equilibrio nel punteggio durava solo 17 minuti. Poi Xavi vestiva i panni del fenomeno, stoppava un pallone di tacco e serviva Messi, che scavalcava il portiere avversario con un pallonetto.
Passavano solo sette minuti e Xavi decideva di ritagliarsi un momento di gloria personale, quando riceveva da Dani Alves, mandava in bambola un difensore e realizzava la rete del raddoppio. Ancora cinque giri di lacette e Fabregas colpiva un palo clamoroso, con un tiro che avrebbe meritato miglior sorte.Ma l’ex Arsenal aveva modo di rifarsi sul finire del primo tempo, allorché concludeva un’azione corale degli spagnoli (stratosferico ancora una volta Leo Messi) e firmava il tris.
Nella ripresa il Barcellona decideva di accontentare il pubblico di Yokohama, lasciando qualche spazio agli avversari. Diverse le occasioni da gol da una parte e dall’altra, tra le quali occorre segnalare il palo di Dani Alves. Niente più gol fino al minuto 82, quando Messi metteva il secondo sigillo sul match, ortando il Barça sul 4-0. E Neymar? Il pupillo di Pelè non ha avuto occasioni per mettersi in mostra, perdendo nettamente il duello a distanza con la Pulce. Il Barcellona è di un altro Pianeta ed il suo Profeta non ha rivali.
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