11 gol e tanti assist sembravano aver fatto tornare il Ronaldinho di Barcellona a Milano. Peccato che quella versione “allegra” del brasiliano, sia tornata davvero tutta. Confermata l’indiscrezione riportata ieri dal Corriere della Sera delle tre notti “brave” di Dinho in un albergo di lusso di Milano nella settimana che ha preceduto il derby (in cui lui ha anche sbagliato un rigore), ha mandato su tutte le furie la dirigenza rossonera.
Alla luce dei buoni risultati ottenuti in campo con Leonardo, Ronaldinho aveva fatto dimenticare il flop dello scorso anno, tanto che il suo furbo agente aveva immediatamente spinto per il rinnovo del contratto (in scadenza nel 2012), cercando almeno di confermare l’enorme ingaggio di 7,5 milioni all’anno. Sembrava tutto sulla buona strada, ma questa follia ha fatto saltare i nervi a Galliani, e l’incontro tra le parti. La dirigenza ha messo in chiaro una cosa: se vuole il rinnovo, Dinho dovrà comportarsi da calciatore serio ed evitare certe scelte. Per adesso il rinnovo è solo rimandato, ed in ogni caso c’è ancora abbastanza tempo per metterlo “alla prova”. Ma se il brasiliano continuasse a ripetere gli errori commessi a Barcellona, probabilmente il suo futuro non sarà più rossonero.
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