Pazzagli, addio al portiere artista

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Foto: AP/LaPresse

Un malore improvviso, probabilmente un infarto, non ha dato scampo questa mattina a Punta Ala nella sua Toscana ad Andrea Pazzagli, indimenticato portiere del Milan di Arrigo Sacchi. I tifosi rossoneri, e non solo, ricordano le sue gesta durante le stagioni 89-90 e 90-91. Soltanto due anni a difendere la porta del Milan, che gli sono però bastati per conquistare l’affetto dei tifosi e diversi trofei: 1 Coppa de Campioni, 2 Supercoppe Europee e 2 Coppe Intercontinentali, l’ultima da titolare a Tokio nella partita vinta 3-0 contro l’Olimpia Assuncion.

Oltre alla casacca rossonera, Pazzagli ha vestito anche le maglie di Imola, Bologna, Catania, Udinese, Rondinella, Perugia, Ascoli, Roma e Prato, dove nel ’96 ha chiuso la carriera da portiere. Dal 2001 era nello staff della nazionale italiana, come preparatore dei portieri delle giovanili. Fuori dal mondo del calcio era diventato famoso come cantautore, con due album pubblicati, il secondo dei quali “Spero che esistano gli Angeli” era stato premiato anche da Mogol per i suoi contenuti.

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