Sono passati due mesi da quando l’idolo della curva rossonera, Ricky Kakà, è stato ceduto al Real Madrid. E dopo così tanto tempo, i tifosi continuano a pensare ancora a lui. Ma non solo gli ultras, ma anche qualcuno che invece dovrebbe pensare solo a giocare a calcio: il suo amico Alexandre Pato.
Intervistato da Chi l’attaccante rossonero fa capire che il brutto momento che sta passando la squadra, e lui prima di tutti, è dovuto anche (e pensiamo noi, soprattutto) per la mancanza dell’ex pallone d’oro.
Mi manca Kakà. È un grande amico. Lo sento spesso
spiega alla rivista il Papero. Ed intanto, intervistato da Sky, Kakà rivela una volta per tutte il motivo della sua cessione: un bisogno impellente di soldi. Ormai lo sapevano tutti, ma i vertici rossoneri l’avevano lasciato solo trapelare tra le righe. Ed invece Kakà non è mai stato più chiaro di così:
Prima o poi la verità viene fuori. Credo che Berlusconi ha anche detto recentemente che la mia vendita era necessaria per la società e questo è il motivo per cui ho lasciato la squadra. Non è colpa mia e la cosa bella per me è stata che quando son tornato a Milanello tanti tifosi hanno gridato il mio nome.
Si sapeva che Riccardino voleva diventare il capitano del Milan, e vederlo segnare e far segnare così tanto a Madrid, dopo che l’attacco rossonero ha messo a segno solo 3 gol in 6 partite, getta ancor di più nello sconforto i suoi ex tifosi.
Commenti (1)