Forse quest’anno l’eccessivo zelo dei dirigenti milanisti nel portare avanti una campagna acquisti faraonica non ha fatto sempre bene. C’è chi infatti ne ha risentito e non poco. Oltre al portafoglio, tutti questi arrivi non hanno fatto bene nemmeno a quei calciatori che facevano già parte della rosa milanista, e aspettavano con trepidazione quest’annata per esplodere.
Il principale è Pato, che nonostante sia considerato da tutti un fenomeno e il futuro del Milan, davanti a Shevchenko è costretto a sedersi in panchina. Un altro è Kakà, che con l’arrivo di tutti questi fuoriclasse non si sente più la primadonna rossonera, e sembra che stia prendendo in considerazione il trasferimento in qualche altra squadra.
Almeno per quest’anno il suo amore alla maglia rossonera non verrà scalfito, ma intanto il suo portavoce, Diogo Kotscho, si lascia sfuggire qualcosa che ai tifosi milanisti non piacerà:
“In questa stagione il Manchester City non dispone di una squadra in grado di vincere la Champions League. Forse, però, potrà entrarvi nella prossima stagione e allora…”
E la preoccupazione aumenta perchè non è nemmeno tutto qui. Nella stessa intervista al quotidiano inglese The Observer, Kotscho ha detto che per Kakà Milan, Chelsea o Real Madrid sono sullo stesso piano, come a dire che una vale l’altra, e che se non si dovesse più trovare bene a Milano potrebbe fare le valigie. Certo, lui ha sempre dichiarato amore eterno al Milan, ma se la squadra non lo facesse più sentire al centro dell’attenzione e dovessero arrivare offerte multimilionarie dalla Premier League, oltre agli oltre 120 milioni per il suo cartellino, forse l’affare non dovrebbe più essere solo Fantacalcio.
Per quanto riguarda il papero invece, come detto l’arrivo di Sheva, ma anche quello di Ronaldinho, di Borriello e la nuova forma di Inzaghi, potrebbero presto chiudergli ogni possibilità di giocare, se non in Coppa Italia. Domenica partirà titolare solo perchè l’unico degli attaccanti rossoneri non impegnato in nazionale, ma difficilmente lo vedremo tra gli 11 iniziali per tutta la stagione. L’intenzione del Milan sembra di lasciarlo crescere un altro anno in Italia già a Gennaio, ma anche per lui le sirene inglesi hanno cominciato a cantare.