Milan, Galliani: “Scuse ad Agnelli, non alla Juve”

di Redazione Commenta

Pace fatta tra Milan e Juventus dopo  i veleni dell’ultimo turno di campionato? No, non ancora, nonostante le scuse di Adriano Galliani al numero uno della Vecchia Signora. L’amministratore delegato dei rossoneri ha voluto precisare che le scuse erano a titolo personale e non riguardavano i due club:

Nella famosa telefonata che Andrea Agnelli mi ha fatto carinamente, mi sono scusato con lui perché sono stato sgarbato con il presidente della Juventus nello spogliatoio durante l’intervallo. Siccome sono stato sgarbato con Andrea Agnelli, mi sono scusato con lui. Questo è il senso della telefonata, poi abbiamo parlato di Lega e null’altro. Litigio anche durante l’assemblea di Lega? Quale litigio? Il rapporto è ottimo, assolutamente.

 SCUSE A TITOLO PERSONALE. Non è dunque il Milan a scusarsi con la Juventus, ma Galliani che porge la mano ad Agnelli. Questo significa che i rapporti tra i due club sono pregiudicati? No, stando alle parole dello stesso Galliani:

Non ci sono problemi coi bianconeri. Lasciamo stare e guardiamo avanti anche se il mio cuore sanguina ancora.

IL PENSIERO DI ALLEGRI. Sull’argomento-scuse interviene anche Massimiliano Allegri, secondo il quale il Milan non ha nulla da farsi perdonare:

Di cosa dobbiamo chiedere scusa? Non ci sono cause valide. Non mi sono arrabbiato con l’arbitro o con l’assistente per il gol non dato a Muntari. Spero che l’errore non risulti decisivo alla fine del campionato. La sfida è stata preceduta da 15 giorni di dichiarazioni un po’ pesanti. ll teatrino lo hanno montato e lo hanno smontato loro.

E ancora:

Abbiamo giocato una grande partita. Durante la gara sono capitati alcuni episodi che raramente si verificano. La squadra è uscita più forte dai match contro Arsenal e Juventus: bisogna concentrarsi sul prossimo impegno, senza pensare a quello che è successo. Il risultato di sabato scorso, del resto, non si può cambiare. Le parole di Buffon? Ha fatto bene a dire quello che pensava, ammettendo quello che avrebbe fatto. Ma, come ho già detto anche giorni fa forse a volte è meglio stare zitti.

La guerra continua, checché ne dica Galliani.

[Photo Credits | Getty Images]

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