Dire che non è un buon periodo per Allegri è un eufemismo. Tre sconfitte, un pareggio ed una sola vittoria nelle prime 5 partite ufficiali della stagione già avrebbero fatto saltare i nervi a molti, ma poi le voci su un suo possibile esonero e la lite con Inzaghi lo hanno decisamente messo in cattiva luce. Oggi arriva anche questa: la squalifica per un turno per aver rivolto “frasi ingiuriose” all’arbitro Celi alla fine di Udinese-Milan.
Secondo i testimoni che hanno assistito alla scena si è trattato semplicemente di una manifestazione di nervosismo ma senza volgarità da parte del tecnico rossonero che, nel tunnel degli spogliatoi, avrebbe gridato verso i direttori di gara:
Siete in sei e non riuscite mai a vedere nulla.
Il riferimento sarebbe all’espulsione di Boateng che l’ha fatto andare su tutte le furie, ma è chiaro che è il fatto di stare sulla graticola da un mese che lo infastidisce. Dunque secondo molti in caso di sconfitta con l’Udinese nella partita successiva su quella panchina ci si sarebbe seduto Tassotti. Ora l’arbitro Celi ha fatto in modo che sia così, nonostante Allegri non sia stato esonerato.
RICORSO – Ad ogni modo la società ha fatto ricorso in quanto già in passato era accaduto che altri allenatori fossero squalificati per qualche frase non carina nei confronti dell’arbitro, ma in assenza di parolacce o insulti pesanti, la pena fosse annullata. Se Allegri contro la sua ex squadra ci sarà lo scopriremo solo alle 14.
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