Un paio di giorni fa fonti anonime vicine all’ambiente del Pdl diffusero la voce che il Presidente Berlusconi avesse dichiarato, durante una cena tra senatori, che secondo lui Leonardo era un “testardo”, e che stava già trattando con altri allenatori per sostituirlo a fine stagione.
Nulla di nuovo, dato che l’addio di Leonardo al Milan sembrava già allora cosa certa, nonostante le acrobazie di Galliani che stava facendo di tutto per convincere il tecnico brasiliano a rimanere. Una volta diffuse queste parole però, l’amministratore delegato rossonero si è affrettato a smentirle, spiegando che Berlusconi non direbbe mai una frase simile e che probabilmente era stato qualche altro parlamentare ad aver espresso questo pensiero.
A dir la verità, questa versione non ha convinto proprio nessuno. Conosciamo tutti Berlusconi, sappiamo come la pensa sul Milan e conosciamo vecchie sue uscite infelici (“Il Milan ha una buona squadra, se la facessero giocare bene…”), e dunque non sorprende affatto vedere che il primo a non credere alla smentita è proprio il diretto interessato, Leonardo. L’allenatore del Milan, in una conferenza stampa, ha ribadito che lascerà la squadra a fine stagione, e non perché abbia delle offerte migliori, ma perché
Non so cosa ha detto Berlusconi ma, a prescindere da questo, non posso negare che il nostro rapporto è difficile. Siamo molto diversi, forse siamo incompatibili, ma l’importante sono queste tre partite e ci tengo troppo.
Superati questi altri tre ostacoli, le strade del Milan e di Leonardo si separeranno, ed il posto del brasiliano potrebbe essere preso da uno tra Galli, Tassotti e Allegri.