Noi abbiamo fatto il gioco, la Juve ha fatto i gol.
Parola di Carlo Ancelotti al termine della batosta rimediata in quel di Torino. Peccato che il risultato racconti un’altra storia, peccato che le immagini della partita non gli rendano ragione. Il Milan ha fatto quello che ha potuto, mandando in campo una squadra rattoppata e priva di alcuni dei pezzi migliori, ma alla fine, se c’era qualcuno che meritava la vittoria, non si può dire certo che fosse il Milan.
Non dimentichiamo che anche Ranieri da inizio stagione deve fare i conti con la sfortuna e con gli infortuni di gente che garantisce la grande prestazione sempre e comunque (Buffon e Trezeguet su tutti) ed è quindi inutile attaccarsi alla scusa delle assenze per tentare di giustificare una sconfitta così ampia.
La fortuna della Juve, semmai, è quella di avere alle spalle una società che tende a valorizzare il proprio vivaio, che non ha paura di affiancare le giovani leve ai senatori e che può contare su un tecnico che marcia sulla stessa linea di pensiero.
Nella gara di ieri sera la Vecchia Signora non era la Juventus (anagraficamente parlando) e questo alla fine ha pagato. Basta contare i chilometri macinati da Marchisio e De Ceglie, due che messi insieme superano di poco l’età di Maldini. Basta guardare al contributo offerto da Sissoko che gioca da un secolo, ma ha solo 23 anni. La Juve ha strapazzato il Milan perché è più giovane? Anche, ma non solo.
Del Piero ha offerto il suo solito contributo, andando a procurarsi un rigore e calciandolo alla sua maniera; Amauri ha fatto il bello e il cattivo tempo in area di rigore, dominando sulle palle alte e su quelle basse. E se poi segna anche uno che di mestiere fa il difensore (Chiellini), allora significa che questa Juve merita il posto che occupa e che nella gara di ieri sera non si è limitata a “fare i gol”, mentre gli avversari creavano il gioco.
La juve è l’anti-Inter? Mancano troppe gare alla fine della stagione per potersi sbilanciare in pronostici, ma la Juve ammirata ieri sera può puntare molto in alto. E tra un po’ rientreranno anche i pezzi forti…
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