E’ un’intervista decisamente interessante quella concessa da Kakà al quotidiano polacco “Przeglad Sportowy”. Il brasiliano, che da pochi giorni ha ufficialmente concluso la sua avventura in MLS con la maglia di Orlando, ha parlato soprattutto del Milan e di una delle tappe più belle della sua carriera da calciatore: “Credo di aver lasciato un bel ricordo in tutti i club dove ho giocato, ovviamente soprattutto al Milan. Se mi piacerebbe essere un giorno l’allenatore dei rossoneri? Perché no…?”.
Kakà, 35 anni, ha comunque fatto capire di non pensare ancora al ritiro: “Oggi sono senza un contratto ma mi sento ancora un calciatore; deciderò con calma, nelle prossime settimane, cosa fare. Di certo mi piacerebbe restare nel mondo del calcio, come allenatore o come direttore sportivo. E’ certo che per diventare allenatore bisogna avere una forte vocazione. Per me un esempio può essere Zidane: è passato dall’essere un grande giocatore a grande tecnico senza problemi. E’ partito da assistente, poi ha lavorato coi giovani e quando il suo club gli ha dato una chance l’ha sfruttata. E’ unico”.
Kakà è anche l’ultimo Pallone d’Oro prima del duopolio Messi-Ronaldo: “Sono i più forti di quest’epoca e la stampa ha anche creato una rivalità che fa bene ad entrambi. In più vincono coi loro club da anni…Ma se Lewandowski dovesse vincere la Champions o i Mondiali con la Polonia avrebbe grandi possibilità di vincere il premio”.