Stavolta Ibra l’ha fatta grossa. La sua assenza per squalifica nelle ultime due giornate si è sentita, ma i suoi compagni sono riusciti a fare a meno di lui. E appena rientrato lui che fa? Si fa espellere di nuovo per insulti al guardalinee che gli varranno sicuramente non meno di altre due giornate.
Lo sa bene lo svedese, e per questo il giorno dopo mostra un lato di sé che non conoscevamo, quello di chi riconosce di aver fatto una cavolata e lo ammette, chiedendo scusa. Dopotutto lo aveva già anticipato ieri il suo tecnico che si era accorto subito di cosa stava accadendo.
Non ho detto niente, ce l’avevo con me stesso. Non so cosa devo dire, sono uscito senza parlare, non lo so.
Almeno Ibra ha avuto la compiacenza di non protestare dopo essersi accorto che il collaboratore stava parlando con l’arbitro per riferirgli quello che stava accadendo. Nessuna protesta, è uscito a testa bassa ed ora spera nella clemenza della corte. E’ evidente che la sua speranza è che gli venga comminata solo una giornata di squalifica, ma sa che sarà difficile. C’è chi ha anche insinuato il dubbio, che con Ibra non sarebbe nemmeno una novità, che le intemperanze dell’attaccante siano dovute al fatto che voglia andar via dal Milan. Tutto falso, in quanto lo stesso giocatore ha ribadito:
Io sto bene qui, mi sento bene qui. Speriamo di vincere il campionato e farò di tutto per vincere. Il mio futuro è qua, non da un’altra parte: l’anno prossimo saremo ancora più forti.
Sempre che la smetta di farsi squalificare ad ogni partita.
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