Non solo Manchester City. Nel futuro di Gattuso potrebbe esserci anche il Chelsea, visto che si sente tanto con Ancelotti e si sa quanto l’ex tecnico milanista ci tenga ad un calciatore così importante. Specialmente perché proprio a gennaio perderà alcuni uomini (anche nel ruolo di Ringhio) per la coppa d’Africa, e soprattutto perché a giugno ci sono i Mondiali, e nel centrocampo del Milan i nomi dei titolari sono Pirlo, Ambrosini e Seedorf, e come prima scelta Flamini.
Io sono Gattuso e non l’ultimo arrivato. Non devo aspettare che qualcuno giochi male o che qualcuno si faccia male prima di essere utilizzato.
Questo lo sfogo alla Gazzetta dello Sport. Uno sfogo amaro ma giusto, che fa capire come sta vivendo uno dei centrocampisti migliori al mondo il periodo più brutto della sua carriera. L’infortunio ormai è alle spalle, ma la maglia da titolare Gattuso non riesce proprio a vederla. Non ha alcun problema con Leonardo, ha tenuto a precisare, ma siccome le offerte non gli mancano, l’insofferenza comincia a montare.
Gattuso ha chiesto un colloquio con Galliani, e l’amministratore delegato gliel’ha subito accordato. Il tema è chiaro: o gioco o me ne vado. Dopo Maldini e Kakà, è pronto il Milan a perdere un’altra delle sue bandiere?