I tifosi rossoneri – specialmente quelli non più giovanissimi – non possono che ricordare Marco Simone con simpatia: con il Milan, in 8 stagioni, ha vinto 4 scudetti, 2 Coppe dei Campioni/Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, 3 Supercoppe europee e 3 Supercoppe italiane.
Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, insieme al fratello ha acquistato il Legnano – che ha fatto ritornare in serie C dopo vent’anni. Successivamente ha lavorato come procuratore e agente FIFA e come consulente.
Sinceramente lo avevo perso di vista, fino a quando il 12 settembre 2011 è diventato, a seguito dell’esonero di Laurent Banide, l’allenatore del Monaco – in coppia con Jean Petit.
Come molti sapranno, la formazione monegasca è finita quest’anno nella Ligue 2 – la serie B francese -, e dopo un inizio nei bassifondi della classifica, sotto la guida di Simone la formazione francese ha toccato il fondo, poiché è finita all’ultimo posto della classifica.
Una sfida complicata per l’ex-goleador. Ma anche se la situazione sportiva del vice-campione d’Europa 2004 è inquietante, questo certo non basta a demotivarlo:
E’ stata una proposta magnifica.
Il direttore degli sports su Canal+
mi ha detto che se fermavo la caduta del Monaco, potevo potevo tornare alla ribalta. Dunque non è così masochistico… Ma non è per questo che lo faccio. Ho sempre detto che volevo essere un allenatore. Il problema nel calcio, è che mancano le persone con i c… Io ne ho… E faccio quello che annuncio.
E continua
Firmando con il Monaco, ho rinunciato a tutti i miei contratti: agente, consulente, scout, e a tanti soldi. Qui, non prendo molto. E se fallisco mi posso bruciare per un anno o due, ma è lo stesso. Io non calcolo mai.
Senz’altro si dimostra sicuro di sé, raccontando che
lui ha imparato da Arrigo, e il rigore e la gestione di Fabio Capello
e della situazione in cui si trova il club.
Io vivo qui da anni. Conosco molto bene la realtà del club e quello che vi succedeva. non ero sorpreso di trovarlo in questo stato. Monaco è stato vittima di uno tsunami. in tutti i campi è stato annientato e molti errori sono stati cumulati. Oggi, quello che mi interessa, è trovare delle soluzioni per risollevarla. Bisogna ripartire da zero e ricostruire tutto. E prendere il tempo che ci vuole. Per adesso, il Monaco non è pronto a ritrovarsi in Ligue 1.
Gli auguriamo di seguire le orme di un altro giocatore che ha iniziato la sua carriera da allenatore con il Monaco: l’ex juventino Didier Deschamps.
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