Fino a tre settimane fa sembrava la migliore stagione degli ultimi anni per il Milan. Primo posto, una semifinale di coppa Italia da giocare con la Juve ed un quarto di Champions nientemeno che contro il Barcellona. Da quel momento in poi è stato il baratro: sconfitta contro il Barça, eliminazione dalla Coppa Italia ed ora persino la sconfitta contro la Fiorentina che, con tutto il rispetto, sembrava la squadra meno in forma della Serie A. Tutti drammi a cui si aggiungono il sorpasso in vetta da parte della Juve, la gestione disastrosa di Pato ed il fatto che il gioco di Allegri a Berlusconi non piace più. Ma ora Allegri rischia qualcosa?
Certo, ora l’ex tecnico cagliaritano è costretto a vincere lo scudetto, altrimenti delle brutte ombre potrebbero aleggiare su di lui. A sua parziale discolpa va detto che la gestione di Pato non è colpa sua, i medici gli avevano detto che poteva giocare, come non è da martirizzare per l’eliminazione dalla Coppa Italia visto che è arrivata solo ai supplementari, o quella in Champions arrivata per mano della squadra più forte del mondo. Il crollo nelle prestazioni è però evidente, e quando Ibrahimovic non brilla vengono fuori tutti i limiti di una squadra ben lontana da essere una corazzata.
IL NERVOSISMO E LA PANCHINA CALDA – Forse tutto questo giustifica il nervosismo delle ultime settimane di Allegri, il quale però non si sente in bilico:
La società farà i conti a maggio, non mi sento a rischio. Devo stare concentrato sul mio lavoro, tutti noi dovremmo restare concentrati, vivere partita per partita perché in queste settimane sono stati fatti troppi conti e conticini. Dovremmo chiuderci a quel che si dice fuori e pensare al Chievo. Secondo molti la Juve aveva grandi chances di vincere lo scudetto quando era dietro, non capisco perché ora non dovremmo averne noi
ha spiegato l’allenatore toscano, il quale ha però fiducia in una possibile rimonta, specialmente ora che non ci sono più le coppe a togliere energia alla squadra:
Ricordo che abbiamo fatto una lunga rincorsa che ci ha permesso di andare a +4 sulla Juve, e questi sforzi li paghi. Ma non è finita.
I NOMI DEI SUCCESSORI – Per ora rimane saldamente sulla panchina rossonera. Non si fanno ancora nomi per sostituirlo, anche se si comincia a vociferare di Capello e Lippi, i quali hanno però affermato di non voler allenare in Italia, mentre l’unica idea plausibile potrebbe essere Van Basten che come primo estimatore ha proprio Berlusconi. Ma è presto per parlarne. Se il Milan dovesse vincere lo scudetto non ci sarebbero problemi, se non dovesse farcela tutto verrebbe rimesso in discussione.
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OMG 8 Aprile 2012 il 18:21
Allegri è una pippa mondiale…
Il Milan non è squadra e non ha gioco.
Devono il 50% dei loro punti ad Ibrahimovic.
E’ vero che hanno subito tanti infortuni ma non mi sembra che al posto di Nesta abbia giocato Pinco Pallino, oppure Gattuso è stato sostituito da Nocerino che sta facendo qualcosa di allucinante.
Pato non ha mai fatto una stagione completa, quindi credo sia anche sbagliato puntare su di lui, grave errore non mollarlo al PSG a Gennaio (per carità gran talento, ma poco affidamento)
E’ molto più difficile perderlo questo campionato italiano con il Milan che vincerlo….
Marco Mancini 8 Aprile 2012 il 20:24
d’accordo su Pato ed il resto, tranne che sulla valutazione di Allegri. Non penso sia così scarso, tanto che quando ha avuto la possibilità di fare ruotare i giocatori la squadra è andata alla grande. Ma hai visto la panchina di domenica scorsa? Non ce n’era uno sano. Il problema è da ricercare al Milan Lab secondo me