Tra le varie peripezie effettuate negli ultimi anni dalle società per far quadrare i conti, la scorsa estate ne è sfuggita una incredibile al Milan e alla Roma, tanto assurda che viene il sospetto che sia fatta apposta. Il contratto in questione è quello per Marco Borriello, ufficialmente ceduto in prestito con obbligo di riscatto dai rossoneri ai capitolini.
Questa nuova forma di pagamento è spuntata fuori appena la scorsa estate, ed ha sorpreso tutti, anche la Covisoc e l’ufficio indagini della Federcalcio che oggi fanno sapere che tale contratto non è previsto dall’ordinamento italiano. Quando un calciatore cambia maglia, può farlo in via definitiva, in prestito o in comproprietà, ma non ci può essere un prestito che, alla fine della stagione, comporti l’intero pagamento del cartellino.
L’unico escamotage per poter avviare tale pratica sarebbe versare immediatamente il 30% della quota (in questo caso 3 milioni) nelle casse della società di appartenenza, ed il 70% in via posticipata. Ma il 100% alla fine non è possibile. Ma non finisce qui. Andando a scavare nelle carte rossonere, gli investigatori hanno scoperto che sia il Milan che la Roma hanno già registrato a bilancio questa cifra, nonostante non sia ancora stata versata. Una palese irregolarità che potrebbe costare cara alle due società.
C’è addirittura chi è arrivato a pensare a penalizzazioni, anche di diversi punti, in campionato, ma Mario Stagliano, ex vice capo ufficio dell’Ufficio Indagini della Federcalcio, intervistato da Il Romanista, ha spiegato che al massimo le due società rischiano una multa. Ammenda che per la Roma rischia di essere ancor più salata, visto che è quotata in borsa.