Sembra una delle promesse elettorali del suo presidente, ma dopo Kakà, anche Beckham è stato contagiato dalla Milan-mania, la voglia cioè di chiudere la carriera in rossonero. Era molto scettico l’inglese quando due mesi fa si è trasferito in Lombardia. Aveva dichiarato:
Mi diverto fino a marzo e poi me ne vado
ed invece adesso dice:
voglio rimanere al Milan fino alla fine della carriera.
Ma cos’è cambiato in soli due mesi?
Prima di tutto, il fatto di giocare sempre e comunque ha il suo peso. Era arrivato come trovata pubblicitaria, ma poi i tanti infortuni a centrocampo, tra cui quello fondamentale di Gattuso lo hanno costretto a scendere in campo dalla prima partita. Poi le ottime prestazioni, i primi assist ed infine anche i gol, conditi con il fatto che il Milan con lui in campo ha quasi sempre vinto (ha pareggiato soltanto contro Roma e Genoa). E poi l’ambiente, il contatto con un campionato professionistico serio, e non uno semi-professionale come quello della Major League, ma forse anche la promessa di tornare in nazionale. Tutti fattori che messi insieme hanno convinto lo Spice Boy a restare a Milano.
Ho un contratto con il Los Angeles Galaxy. Ma il mio desiderio è quello di restare al Milan e spero che le due società trovino l’accordo. Ho scoperto un grande feeling con l’ambiente e ora mi piacerebbe rimanere in Italia. Il Milan è fondamentale per continuare a mantenere questo livello e per poter giocare con l’Inghilterra.
Queste le sue parole alla Gazzetta dello Sport, che pesano almeno quanto quelle di Kakà quando era ad un passo dal Manchester City, che l’hanno portato a dichiarare amore eterno al Milan. La società rossonera d’altro canto lo sforzo economico lo farebbe pure, offrendo 15 milioni di euro al club americano, ma Bruce Arena pare non avere alcuna intenzione di sedersi al tavolo della trattativa. Il braccio di ferro si fa sempre più arduo, ma si sa che in questi casi la volontà del calciatore (e quella della moglie) spesso fanno pendere l’ago della bilancia da una o dall’altra parte. I tifosi rossoneri sono autorizzati a sperare.