Sul piano personale è indubbio che gli allenatori delle milanesi non provino simpatia l’uno per l’altro, ma su quello professionale si assomigliano molto. Entrambi sono considerati dei vincenti, ed entrambi sono dati da molti come partenti a fine stagione. Certo, lasciare il Milan per Ancelotti sarebbe un colpo al cuore, dopo 8 anni di successi, ma lo sarebbe anche per Mourinho con l’Inter, il quale sarebbe costretto ad ammettere il fallimento dopo appena un anno.
Per questo entrambi ci vogliono pensare bene prima di lasciare le rispettive panchine e perciò hanno convocato i presidenti per dettare le regole da seguire per continuare la collaborazione. Regole che per entrambi vanno in controtendenza rispetto alle intenzioni societarie, e cioè spendere spendere spendere.
Mourinho è richiesto da Real Madrid e Manchester City. Per restare a Milano ha chiesto due cose: che Ibrahimovic rimanga (e su questo Moratti è d’accordo), e i famosi sei acquisti da 100 milioni (e su questo cominciano ad esserci un po’ di problemi). Se Moratti infatti voleva cominciare a spendere meno per la sua Inter, dovrà cambiare allenatore o rimandare i buoni propositi per il prossimo anno. Ibrahimovic per lui è incedibile, ma guadagnare i 100 milioni richiesti da Mourinho, vendendo altri calciatori della rosa diventa un po’ complicato. Anche ammesso che la squadra venga smantellata, difficilmente si otterrà la metà dei soldi di cui lo Special One ha bisogno. Paradossalmente l’unico reparto che si poteva rinforzare senza spendere un euro, il centrocampo, perde la speranza di prendere Mikel a parametro zero, perché adesso Mourinho vuole Diarra. Sembra quasi che lo stia facendo apposta per andarsene.
Ancelotti invece è più morigerato, e per restare chiede soltanto due rinforzi ed una piccola regola: nessuna più ingerenza da parte di Galliani, Braida, ma soprattutto Berlusconi, visto che gli sforzi economici fatti per far contento il presidente (Shevchenko e Ronaldinho) sono finiti nel dimenticatoio. Le richieste di Ancelotti sono Adebayor per l’attacco e Alex per la difesa. La spesa totale sarebbe meno della metà di quella richiesta da Mourinho, ma visto che Galliani ha detto di voler fare un mercato al risparmio, sarà difficile che venga accontentato. Poco male, tanto per il futuro ci sarebbe sempre la panchina del Real Madrid, squadra che tenta anche Kakà, e che Ancelotti non chiede di trattenere al Milan. Sarà un caso?