Perdere ai rigori contro il Bayern Monaco ci può stare, ma ripetere la prestazione contro l’Internacional fa un po’ più male. Non tanto perché la sconfitta è arrivata di nuovo ai rigori (peraltro sbagliati 4 su 4), ma perché ai penalty il Milan non ci doveva nemmeno arrivare.
In campo con quasi tutti i titolari, i rossoneri affrontavano un Internacional pieno zeppo di giovani promettenti ma con esperienza internazionale quasi zero. La superiorità tecnica è evidente, ma nonostante questo i ragazzi di Allegri non sono riusciti ad evitare il secondo pareggio consecutivo.
E dire che sarebbe bastata un po’ di concentrazione in più per avere la meglio sui brasiliani. La partita si mette subito bene dato che dopo appena 3 minuti Ibrahimovic mette il suo sigillo sulla gara. Dopodiché, sarà la tenuta atletica ancora scarsa o la poca concentrazione derivante dalle sfide amichevoli, ma al Milan mancano lucidità e tenacia, tanto che Pato si divora 2-3 gol fatti, tra cui va annoverato anche un palo.
Gli avversari fanno la loro parte. Tengono i ritmi bassi per non far affiorare la differenza tecnica, e colpiscono durante le (tante) distrazioni difensive. Al 23′ la responsabilità è di Yepes, non più un ragazzino, che si fa bruciare in velocità e mette gli avversari in condizione di pareggiare. Dopo essere ripassato in vantaggio con Pato nella ripresa, il Milan si fa ancora raggiungere a 5 minuti dal termine, e sciupa l’occasione della vittoria a pochi istanti dal fischio finale ben due volte, prima con Cassano e poi con Boateng. La base su cui lavorare è buona, ma forse un altro centrale difensivo di livello ci vuole, visto che Nesta non può assicurare granché e Mexes non tornerà prima di ottobre-novembre. Thiago Silva da solo non può far miracoli.