Massimiliano Allegri prossimo allenatore della Roma? La notizia era balzata in prima pagina prima che il diretto interessato smentisse la voce con forza. La telenovela però non ha smesso di produrre nuovi capitoli, tanto che in molti continuano a dare il buon Max con la valigia in mano. Permanenza sulla panca del Milan legata ai risultati? Difficile saperlo, ma a quanto pare la verità è lontana solo una decina di giorni, stando almeno alle affermazioni dello stesso Allegri.
La domanda sul futuro dell’allenatore rossonero è immancabile in ogni conferenza stampa, sebbene Allegri abbia più volte ripetuto di essere abituato a fare i conti a fine stagione. Alla vigilia della gara contro il Pescara, però, il tecnico si sbottona:
Vi chiedo di aspettare 10 giorni. Saprete se andrò via o se rimarrò. Ma sono sereno, non parlo più del mio futuro. Diventerebbe un tormentone, non ha senso.
Non ha senso parlare del futuro, come forse non ha senso tentare di nascondere le carte. Se Allegri fosse certo della riconferma alla guida dei rossoneri, che senso avrebbe rimandare di dieci giorni l’appuntamento con la stampa? Non sarebbe forse più logico “giurare fedeltà” alla causa e togliere ogni dubbio? A questo punto è lecito pensare che la permanenza di Allegri a Milano sia davvero legata alla conquista di un posto in Champions League, anche se il diretto interessato scaramanticamente preferisce non sbilanciarsi.
E allora via i discorsi sul futuro e largo invece alla conferma del terzo posto, che passa anche dalla gara contro il Pescara di domani. Massimiliano Allegri non fa calcoli, non pensa alla Fiorentina quarta in classifica ed ammette che contro gli abruzzesi occorre conquistare la posta piena:
Conta solo vincere. Non importa giocare bene o male.
Tre punti per restare saldi al terzo posto, tre punti per conquistare un altro pezzo di qualificazione. Tre punti per restare – forse – sulla panchina del Milan.
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