Sale la tensione alla vigilia di Milan-Juventus, valevole per la semifinale di andata di Coppa Italia. A scaldare l’ambiente è Massimiliano Allegri, che approfitta dell’occasione per proiettarsi verso il confronto diretto del prossimo 25 febbraio, quando i rossoneri potrebbero non avere a disposizione Zlatan Ibrahimovic, squalificato per tre turni dopo la “carezza” ad Aronica. Il tecnico difende il suo attaccante:
Ha commesso un gesto non bellissimo. E’ andato in difesa di Nocerino, avendolo visto piccolino. Ma in partita capitano episodi simili. E non sempre sono puniti. Domenica Zlatan ha pagato per tutti. Ora aspettiamo l’appello.
L’ATTACCO ALLA JUVENTUS. Aspetta con fiducia l’appello e spera che il giudice sportivo conceda una sconto allo svedese, così da averlo a disposizione per la gara contro la Juventus. Intanto Massimiliano Allegri dà fuoco alle polveri e sferra un attacco diretto alla Vecchia Signora, rea di essersi lamentata per la mancata concessione di un calcio di rigore nella gara contro il Siena. Al termine della gara contro i toscani Beppe Marotta aveva chiesto arbitri più esperti per la sua Juventus:
Non so cosa possano creare dichiarazioni come quelle di Marotta. Ma io e il Milan abbiamo uno stile diverso. Si parla tanto di aiutare gli arbitri. E invece, alla prima occasione favorevole, si solleva un polverone. Noi non affrontiamo quasi mai discorsi relativi agli arbitri. Credo che alla fine della stagione gli errori pro e contro tendano a equilibrarsi. Bisognerebbe avere maggiore serenità: ci sono arbitri giovani e bravi che decidono sempre in base a quello che vedono. Più li lasciamo tranquilli, meglio è. Bisogna pensare solamente a quello che dobbiamo fare in campo, senza dare peso a ciò che viene detto fuori.
la Juventus al momento non replica agli attacchi del tecnico rossonero, anche se potrebbe ripagarlo con la stessa moneta, accusandolo di lamentarsi troppo per la squalifica di Ibra. La speranza è che le chiacchiere restino al di fuori del rettangolo verde e che domani sera le due squadre regalino uno spettacolo degno sul campo.
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