Il mangia-allenatori Florentino Perez potrebbe già fare un’altra vittima. Anzi, se non fosse che ha pagato tanto Mourinho, tra contratto e “riscatto” dall’Inter, l’avrebbe già fatto fuori. La spocchiosità dello Special One è riconosciuta (ed apprezzata) in tutto il mondo, ma pare non andare a genio ai giornalisti e ai tifosi del Real Madrid. Una situazione in cui non aiutano i risultati in campionato.
In pratica le cause dell’inizio di una guerra fredda tra Mourinho e la Spagna sono due: nonostante i proclami di quello che si definisce il miglior allenatore del mondo, il Real ha 4 punti e 10 reti segnate in meno rispetto all’anno scorso, quando su quella traballante panchina sedeva Pellegrini, che l’hanno portato al quarto posto in 5 giornate; e poi non vanno giù le sue illazioni, come quella di una settimana fa che indicava come favorito il Barcellona perché gli avversari lo affrontavano con i panchinari.
A dirsi preoccupato è persino Florentino Perez, il quale ha ammesso di sapere che rischio stava correndo ingaggiandolo, ma forse solo ora si è reso conto che questa “soberbia”, come la definiscono in Spagna, non piace ai tifosi merengues perché dà un’immagine distorta del club. A questo si aggiungono le sue scelte tecniche discutibili, come quella di lasciar fuori e trattare male il nuovo gioiellino Pedro Leon (film già visto con Balotelli), scelta iper-criticata dalla stampa, tanto da far perdere la pazienza allo Special One che ha lasciato a metà l’ultima conferenza stampa dopo l’ennesima domanda sul calciatore.
Mourinho ha detto che non si piace quando si rivede in tv, dice che non è lui. Bene, se non piace a se stesso figurarsi quanto non piace agli altri
ha spiegato il direttore di As (quotidiano molto vicino alla dirigenza del Real Madrid), segno che all’ambiente non va a genio. Ora tutti si aspettano che porti successi e trofei come ha fatto all’Inter, ma se dovesse fallire quest’anno, probabilmente non gli verrà concessa un’altra possibilità. Prepariamoci alla bufera, se il Real non dovesse vincere contro l’Auxerre, rivedremo il Mourinho contro tutti già visto in Italia, con la differenza però che lì non ci sarà Moratti a spalleggiarlo, perché anche Perez comincia a sbuffare.