Le big sono in emergenza, ma la musica in Spagna non cambia. L’emergenza del Barça è voluta, dato che manca la stella di prim’ordine, Messi, a cui sono stati concessi alcuni giorni di riposo dopo il volo transoceanico che l’ha visto tornare a casa per le vacanze. Ma non fa nulla perché se non c’è la Pulce c’è il suo vice, Pedro, altrettanto decisivo. L’ennesimo gioiello della cantera blaugrana mette a segno una doppietta contro il Levante e colpisce anche una traversa, segno che, a differenza di quasi tutte le big mondiali, il Barcellona non è dipendente dal suo uomo migliore, e così i blaugrana hanno la meglio su un volenteroso ma molto meno temibile Levante.
Lo stesso non si può dire del Real Madrid, evidentemente dipendente dalle giocate di Cristiano Ronaldo, la cui emergenza riguarda l’assenza probabilmente per 6 mesi di Higuain. E’ un gol del portoghese ad aprire le marcature, ed un altro a chiuderle. Nel mezzo la rete di Ozil. Ma a far notizia è il ritorno di Kakà in maglia blanca dopo quasi 8 mesi di assenza (se si escludono le partite del Mondiale), nell’ultimo quarto d’ora. A dir la verità la mossa di Mourinho appare azzardata visto che lo fa entrare al posto di Benzema, facendogli fare la prima punta ed arretrando così il baricentro che porta inevitabilmente al gol avversario. Poco male, il Real vincerà 2-3 e rimane a due lunghezze dal Barça.
Intanto cominciano a delinearsi le posizioni del resto della Liga, con il Villareal sempre più sicuro del terzo posto dopo il 2-0 sull’Almeria che conferma i 5 punti di distacco dalla quarta posizione occupata dal Valencia che, con una rete di Mata al secondo minuto di recupero, ottiene i 3 punti contro l’Espanyol e lascia la seconda squadra di Barcellona a lottare con Atletico Madrid, Getafe e Atletico Bilbao per i posti in Europa League. Male invece l’Hercules di Trezeguet, che dopo una buona partenza paga la poca amalgama della squadra e così, dopo la pesante sconfitta per 3-0 di Maiorca, si avvicina piano piano alla zona retrocessione.