Siamo appena alla prima giornata del campionato spagnolo, ed è già chiaro come finirà: Real Madrid e Barcellona si giocheranno lo scudetto fino all’ultima giornata, o almeno fino all’ultimo mese. Per le altre non ce n’è. La dimostrazione la danno le due gare di apertura, con i ragazzi di Mourinho che mostrano i muscoli contro il Saragozza, e quelli di Guardiola che rispondono contro il ben più rinomato Villareal.
Ma cominciamo dalla prima gara, quella del Real Madrid. I blancos, in trasferta a Saragozza, mettono subito in chiaro che non ci tengono ad arrivare secondi anche quest’anno. Mourinho schiera il suo solito schema con Ronaldo, Ozil e Di Maria dietro Benzema, ed ha subito ragione. La resistenza dei padroni di casa finisce a metà primo tempo, quando il campione portoghese apre le marcature. Da allora sarà uno show.
Dopo appena 4 minuti Marcelo chiude i conti, e la ripresa è un diluvio di reti, altre quattro nell’arco di 23 minuti. Nell’ordine vanno in gol Xabi Alonso, Ronaldo, Kakà che era entrato pochi minuti prima ed ancora Cristiano Ronaldo che apre la stagione con una tripletta.
Ventiquattro ore dopo è la volta del Barça che deve rispondere alla partenza bruciante degli eterni rivali, ma non si fa intimidire. E’ l’oggetto del desiderio della Roma Thiago Alcantara ad aprire le danze al 25′, mentre Fabregas esordisce in campionato con la maglia dei suoi sogni, chiudendo la gara a fine primo tempo. Ci sarà gloria nella ripresa anche per l’ex Udinese Sanchez, schierato per tutti i 90 minuti, e non poteva mancare Messi, autore della doppietta finale.
Nel campionato “delle altre” si distingue il 4-3 in rimonta del Valencia contro il Santander con Soldado protagonista assoluto perché segna 4 gol, di cui uno segnato nella propria porta.