Comincia a perdere terreno il Real di Mourinho, che a differenza di quanto fa vedere il Barcellona, non dà l’impressione di essere la squadra più forte del mondo. Molte, forse troppe, partite vinte per il rotto della cuffia prima o poi si sarebbero pagate, e così lo Special One perde punti proprio nella partita che meno si aspettava, quella contro l’Almeria ultimo in classifica.
Era talmente sicuro di vincere Mou che manda in campo dal primo minuto Kakà sulla via del recupero e schiera una squadra senza una vera punta, ma con Cristiano Ronaldo al vertice di un centrocampo pieno zeppo di qualità. Ma senza punte nemmeno un grande club come il Real può vincere, ed infatti prima va sotto, poi quando Mourinho si rende conto dell’errore toglie Kakà ed inserisce Benzema, e qualcosa cambia. Alla fine sarà Granero a salvare la faccia dei blancos, con Cristiano Ronaldo che in pieno recupero sfiora la beffa cogliendo una traversa su punizione, ma alla fine il pari è giusto.
Ovviamente ne approfitta il Barcellona che vince la tredicesima partita di fila e chiude dunque il girone d’andata in vetta con 4 punti in più del Real e tre in più rispetto alla trionfale annata scorsa. Messi non segna ma fornisce un assist, e ci pensa David Villa a confezionare la doppietta per il 4-1 con cui viene liquidato il Malaga.
Le inseguitrici (si fa per dire) vincono tutte: Villareal, Valencia, Espanyol, Atletico Madrid e Atletico Bilbao, lasciando così inalterate le distanze nella lotta alla Champions League, per i due posti rimanenti a cui tutte e 5 possono ancora puntare.