Liga: Real ad un passo dallo scudetto

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Potrebbe essere solo questione di giorni, e il Real Madrid potrà alzare al cielo l’ennesimo trofeo in terra spagnola. Tutto grazie a quella sicurezza dei vecchi tempi che aveva perduto, ma soprattutto alla concorrenza che mai come quest’anno si è data latitante.

Ma andiamo con ordine. Il via ai festeggiamenti lo aveva già dato il Barcellona 24 ore prima, quando, venendo sconfitto addirittura anche dal Deportivo Lacoruna, salutava ogni velleità scudetto. Peccato per le merengues che il Villareal non ci stia a fargli vincere con un mese di anticipo la Liga, e strappa una difficile vittoria contro il Betis, rinviando la festa scudetto come minimo di una settimana.


Le fatiche di Champions si fanno sentire anche per il Barça, che in vista del ritorno con il Manchester, scende in campo con molte riserve. Mancano i fuoriclasse (solo Henry parte titolare), ma la cosa più grave è che Victor Valdes viene sostituito da Pinto tra i pali, un secondo portiere a dir poco disastroso. Da una parte i blaugrana non si rendono mai pericolosi, dall’altra Pinto è sempre incerto nelle uscite, nei piazzamenti, e gran parte della responsabilità sui due gol sono le sue. Il Depo ritorna ad essere Superdepo, e dopo aver annusato il pericolo della retrocessione, ha capito che non gli piace, e ha ripreso a correre. Nel girone di ritorno ha fatto più punti dello stesso Barça e anche del Real Madrid, arrivando ai margini della coppa Uefa.

Il Villareal intanto si gode il secondo posto, e in una difficile gara a Siviglia, vince con una rete di Senna da centrocampo, che porta a 4 i punti dal Barcellona, e che ha una triplice utilità: non consegna lo scudetto al Real, consolida un secondo posto che all’inizio del campionato sembrava impossibile, e mette nei guai il Barcellona, che andando con questo ritmo rischia di non qualificarsi nemmeno in Champions.

Il Real, da parte sua, si diverte a prendere a pallonate l’Atletico Bilbao, soprattutto perchè può permettersi di spingersi in avanti, avendo tra i pali un fenomeno come Casillas. Le prende veramente tutte il portierone della nazionale spagnola, compreso il rigore che avrebbe potuto riaprire la partita, e il 3-0 finale la dice tutta sulle speranze di rimonta delle inseguitrici. Ma la città di Madrid dovrà aspettare per festeggiare anche la qualificazione in Champions dell’Atletico, che non riesce ad approfittare dei contemporanei stop del Siviglia a Murcia (0-0) e del Racing a Maiorca (sconfitto 3-1), e si fa fermare dal Getafe che in casa è tutt’altra squadra, mantenendo solo due punti di distacco dal quinto posto.

L’Almeria perde l’occasione di agganciare la zona Uefa al novantesimo di una partita tiratissima contro il Valladolid, in cui una sconfitta significava, per l’una e per l’altra squadra, un disastro. Rischiavano soprattutto i padroni di casa, vicini alla retrocessione, e che ora con questa vittoria mettono 3 squadre tra sè e la serie B. Non ne approfitta neanche l’Espanyol, anche lui raggiunto nel finale dal Saragozza, e ora rimane a 5 punti dall’Europa.

In coda alla classifica il Levante fa un favore al Recreativo. Ormai retrocesso, perde a Huelva, facendo in modo che i biancazzurri si stacchino dal Saragozza e dall’Osasuna, che permette al Valencia di tornare a vincere e respirare un pò, grazie ad un secco 3-0 che porta le firme altisonanti di Villa e Joaquin, che non salva ancora il Valencia, ma che lo tira fuori da una crisi sempre più profonda.

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