I campionati europei stanno cominciando a delinearsi e ad indicare già un probabile campione. Se in Italia è l’Inter a farla da padrone, in Francia il Lione, in Inghilterra se la giocano Chelsea e Liverpool, in Spagna il leader indiscusso si chiama Barcellona, e non ci sono margini di obiezione.
Era al test di maturità il Barça sabato sera contro il Siviglia, una delle squadre più scomode della Liga. La gara finisce 3-0 per i blaugrana, un messaggio forte e chiaro a tutte le inseguitrici. Sì, anche perchè le inseguitrici non esistono. Il Real perde ancora, Villareal e Valencia vincono ma hanno rispettivamente 4 e 5 punti di distacco, e molta meno classe in campo.
Ma iniziamo dalla gara di Siviglia. Il fattore campo si fa sentire solo nei primi minuti, quando gli ex vincitori della coppa Uefa vanno vicino alla rete con una traversa di Kanoute. Ma poi nulla più e sale in cattedra il Barça. Prima Eto’o e poi due volte il solito Messi affondano il Siviglia e si staccano dal gruppone. Nel frattempo a qualche chilometro di distanza il Real, privo ancora di Cannavaro e con la stessa improponibile formazione che ha battuto il Bate Borisov, affrontava il Getafe. Ma è bastata una squadra leggermente più preparata di quella bielorussa per avere la meglio sugli uomini di Schuster, sempre più sul piede di partenza. Non c’è partita a Barcellona, e il Getafe vince 3-1, togliendosi dalla zona pericolosa e inguaiando il Real che adesso scende al quarto posto, fuori dalla zona Champions.
Per fortuna che almeno Villareal e Valencia non mollano. La squadra di Giuseppe Rossi, pur tutta incerottata e con una coppia d’attacco giovanissima, passa senza gran fatica a Huelva contro il Recreativo. Molto più difficile la gara del Valencia contro il Betis. Sembrava mettersi sui binari giusti grazie alla rete di Villa dopo solo 10 minuti e il raddoppio di Mata dopo altri 10. E invece prima il gol degli ospiti e poi l’espulsione di Marchena mettono nei guai i valenciani, che subiscono anche il pareggio. Ma nonostante l’inferiorità numerica riescono ugualmente a dominare la partita, e portano a casa i tre punti con una rete di Baraja ad un quarto d’ora dal termine.
L’Atletico Madrid esce ufficialmente dalla crisi e schiaccia 4-1 il Santander (che era passato anche in vantaggio) grazie alla doppietta del solito Forlan, rientrando così in zona Europa, insieme ad un’altra nobile decaduta, il Deportivo Lacoruna, vittorioso in casa dell’Almeria. Torna alla vittoria anche lo Sporting Gijon, che fuori casa va molto bene, e si porta addirittura al decimo posto, mentre si fa sempre più grave la situazione di Osasuna e Numancia, sconfitte ancora una volta rispettivamente da Malaga e Atletico Bilbao, e quindi sempre più sole in fondo alla classifica, insieme al Recreativo.