E’ riconosciuto da tutti come uno dei più forti giocatori al mondo e proprio per questo gode di un’attenzione particolare da parte dei difensori avversari, che spesso si accaniscono contro le sue caviglie (e non solo). Lionel Messi è uno dei calciatori più picchiati della Liga spagnola, sebbene risulti “solo” quarto in questa poco invidiabile classifica, preceduto da Marcos Senna, Santi Cazorla e Aritz Aduriz Zubeldia.
Ma rispetto ai suoi colleghi, la Pulce vanta un altro primato, quello cioè del calciatore che provoca il maggior numero di ammonizioni per interventi ai suoi danni (ben 10 dall’inizio del campionato).
Verrebbe da dire “povero Leo Massi”, ma non tutti sarebbero d’accordo con l’atteggiamento di compassione nei suoi confronti. Tra questi, Fabio Cannavaro, che gioca contro l’argentino almeno un paio di volte l’anno. L’ultima proprio domenica scorsa nella gara vinta dal Barcellona per 2-0, che ha ulteriormente allontanato il Real dalla vetta della classifica. Sentite le accuse dell’azzurro e la risposta della Pulce.
Messi si lamenta troppo e senza molto fondamento. Ho visto come Diego Armando Maradona riceveva un’enorme quantità di colpi ma non protestava mai, dovrebbe imparare da lui.
Queste le parole di Cannavaro in un’intervista a Radio Marca, nella quale il difensore azzurro ha fatto notare la scarsa lealtà dell’argentino, che a suo modo di vedere spesso si butta a terra senza che nessuno lo tocchi. Il riferimento è proprio al ‘clasico’ di domenica scorsa ed in molti hanno letto nelle parole di Cannavaro una sorta di polemica a posteriori per la sconfitta subita. Ma la risposta di Messi non si è fatta attendere:
Guardi alla sua squadra e esprima opinioni su di essa, l’importante è che noi prendiamo i tre punti.
Come a dire: io mi lamento e vinco, tu ti lamenti e basta. Punto e a capo. Ed ora attendiamo la risposta del nostro capitano, magari sul campo, anche se sarà difficile recuperare punti a Messi & Co.