E’ un brutto periodo per il calcio in tutto il mondo. Non bastava il calcio scommesse, ora anche la crisi ha messo in ginocchio dei club storici. Ieri vi raccontavamo del grande Glasgow Rangers, oggi ci tocca purtroppo raccontarvi di un club di casa nostra: il Piacenza. Una società gloriosa con quasi 100 anni di storia ed 8 campionati di Serie A alle spalle, l’ultimo 9 stagioni fa, da oggi non esiste più.
Ieri si è tenuta l’ultima asta per cercare di salvarla dopo il fallimento dei precedenti proprietari. Sarebbero bastati 50 mila euro per salvarla, anche se ce ne volevano 500 mila per avere la tranquillità. Ed invece l’unica offerta è arrivata dall’associazione Salva Piace che ha fatto una vera e propria colletta tra i tifosi, ma è riuscita a racimolare soltanto 30 mila euro.
Probabilmente gli imprenditori piacentini non se la sono sentita di investire in una società che, a causa del suo portiere Mario Cassano e di altri compagni collusi, era costretta a cominciare il prossimo campionato in Seconda Divisione della Lega Pro con 11 punti di penalizzazione per la vicenda scommesse, e così hanno lasciato l’asta deserta. L’offerta da 30 mila euro è riuscita soltanto a salvare il logo ed il nome Piacenza FC 1919, in modo che si possa ripartire dai Dilettanti con qualcun’altro che se la senta di investire in una nuova società.
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