Sei società di Lega Pro sono finite nel mirino degli investigatori per l’ennesimo scandalo che colpisce il calcio italiano. Questa volta non c’entrano scommesse o doping, ma le certificazioni finanziarie richieste ai club per potersi iscrivere al campionato. Si tratta delle fidejussioni, una sorta di assicurazione che la banca fa a nome di una società che la rende così salda finanziariamente.
Sotto accusa sono finite Como, Chieti, Casale, Treviso, Bellaria e Avellino, più altre persone esterne tra cui c’è un nome di spicco, Claudio Gentile, ex difensore della Juventus ed ex ct della nazionale Under 21. L’accusa mossa nei confronti di Gentile sarebbe quella di aver fatto da intermediario tra le società e chi materialmente falsificava le fidejussioni che risultavano stipulate con la banca Allianz, la quale ovviamente non ne sapeva nulla.
Gentile intanto si è già pronunciato, spiegando che lui non era a conoscenza della truffa ma è coinvolto solo perché ha presentato ad alcuni presidenti altre persone. Le accuse sono tentata truffa in concorso e simulazione di reato e, se accertate, potrebbero costare penalmente ai soggetti coinvolti, ed anche portare all’esclusione dai prossimi campionati per i club.
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