La classifica si accorcia e la vetta non sembra più un lontano miraggio per chi è costretto ad inseguire da inizio campionato. Si è parlato spesso in questi mesi di discorso chiuso, di giochi fatti, di scudetto già assegnato, sebbene mancassero più della metà delle partite.
Ma quando la prima è brutta e vincente, quando riesce a guadagnar punti, giocando male, quando arriva l’immancabile errore arbitrale a darle una mano, quando ha un trascinatore (Ibrahimovic) che gioca partite su partite senza mostrare segni di affaticamento, beh a quel punto è inutlie sperare nella rincorsa.
E invece arriva una vittoria regalata prima della sosta natalizia, contro un Siena che ha più di un motivo per recriminare; poi arriva un pareggio inatteso contro il Cagliari ed una sconfitta meritata contro un’Atalanta che avrebbe potuto infierire su una squadra allo sbando. E l’Inter non è più l’invincibile armata che terrorizza il campionato, ma solo una squadra con molti limiti a dispetto dei grandi nomi che mette in campo. E il campionato si riapre, sebbene la seconda non riesca ad andare oltre il pareggio nel posticipo serale sul campo della Lazio. Un passo avanti o un punto perso per la Juventus?
L’occasione di portarsi ad un solo punto era di quelle da cogliere al volo, ma come dice Ranieri, in campo ci sono gli avversari e la Lazio di ieri sera non ha regalato nulla alla Juventus, rischiando anche di mettere in saccoccia tre punti preziosi. Le folate del trio d’attacco hanno messo spesso in apprensione la difesa della Vecchia Signora, ancora una volta reinventata da mister Ranieri, costretto a far esordire l’ennesima giovane promessa (Ariaudo).
Alla fine però il gol è arrivato su un calcio da fermo di Ledesma, tanto fortunato quanto sorpreso della complicità di un Manninger “in crisi di valutazione”. Per il resto la Juve è riuscita a tener bene agli attacchi degli avversari, raggiungendo anche il pareggio su un preciso colpo di testa di Mellberg. E nella ripresa poi ha dimostrato di meritare il posto che occupa in classifica, cercando ripetutamente il colpo del ko. La Juve c’è e il discorso scudetto resta più aperto che mai.