Amo il calcio, amo scrivere di calcio, ma di fronte ad episodi simili preferirei non essere innamorata del gioco più bello del mondo. Inutile dire che il riferimento è allo striscione comparso due giorni fa sulle tribune del Dall’Ara, durante Bologna-Juventus, recupero della ventitreesima giornata di campionato. “Pessotto simulatore. Si è buttato o era rigore?”: questa la frase che ha fatto rabbrividire gran parte degli amanti del calcio e che ha prodotto reazioni ancor più contrariate quando si è venuti a conoscenza delle decisioni del giudice sportivo. Nessun provvedimento per il Bologna. Tutto finito nel dimenticatoio, dunque? No, perché il procuratore federale Stefano Palazzi ha deciso di aprire un fascicolo sulla vicenda.
Difficile al momento prevedere l’entità della sanzione per i rossoblu, ma intanto c’è chi chiede la chiusura dello stadio di fronte ad atti di inciviltà che non possono trovare giustificazione nemmeno nell’ignoranza. Vero è che il circo del calcio sarebbe meno colorato senza gli sfotto tra tifosi, ma è vero anche che il tifo non dovrebbe mai superare il limite della decenza, dell’educazione, del rispetto per il dolore altrui.
Ed il dolore per Gianluca Pessotto doveva essere proprio lacerante, se lo ha portato a gettarsi da una finestra della sede bianconera nella maledetta estate del 2006. Un dolore forse paragonabile a quello provato in questi giorni, quando il suo nome è finito su uno striscione di cattivo gusto, incivile e vigliacco. Vigliacco come chi si nasconde dietro ad una fede calcistica per tirare fuori il peggio di sé. Vigliacco come chi si permette di insozzare i muri con un “10, 100, 1000 Heysel”. Vigliacco come chi ironizza sulla morte di Paparelli o sulla tragedia di Superga.
Ben vengano i cori sulle origini della squadra avversaria, ben vengano striscioni che paragonano il Progetto Roma a quello del Ponte di Messina (ci scusino i tifosi giallorossi) e ben venga il celeberrimo “Giulietta è ‘na zoccola” esposto dai tifosi napoletani per rispondere ai veronesi. L’ironia è forse la parte più bella del calcio. Ma lasciamo riposare i morti e non tocchiamo il dolore personale.
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Conscience 9 Marzo 2012 il 20:49
E’ ridicolo che si stia continuando da giorni a parlare di questa cosa. Quindi per cose di questo genere: “Morto peppino,morto facchetti,anche moratti presto morirà” http://www.youtube.com/watch?v=S4F5MORJBok (Curva sud Juve) o cose di questo genere: “Vesuvio lavali col fuoco” http://www.youtube.com/watch?v=20i1KFvvuOY (curva del Cesena), e così via?
MA SI PUO’ SAPERE DI COSA STIAMO PARLANDO? Ci sono cose molto più interessanti e più importanti di cui parlare, ma se proprio vogliamo parlare di calcio guardiamo alle palle entrate di mezzo metro in porta e non viste. QUESTA STORIA E’ RIDICOLA!!!