Squalifica Conte ridotta di sei mesi, torna a Palermo

di Redazione Commenta

 Antonio Conte ha ottenuto una parziale vittoria (altri affermano solo una sconfitta meno pesante) al TNAS. La sua squalifica relativa al calcioscommesse è stata infatti ridotta di sei mesi: il tecnico campione d’Italia potrà tornare dunque in panchina il prossimo 9 dicembre, in tempo per la delicata trasferta di Palermo. Rispettando la decisione del Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport, Conte tornerebbe dopo aver saltato dieci partite di campionato e quattro di Champions League.

SENTENZA – Il Coni ha distribuito un comunicato in cui viene illustrata nel dettaglio la nuova sentenza:

Il Collegio arbitrale, definitivamente pronunciando, nel contraddittorio delle parti, disattesa ogni altra istanza deduzione ed eccezione, così provvede:
1. Respinge la domanda principale formulata con istanza di arbitrato prot. N. 2165 del 29 agosto 2012 da Antonio Conte;
2. In parziale accoglimento della domanda subordinata formulata con istanza di arbitrato del 29 agosto 2012 da Antonio Conte infligge al medesimo la sanzione della squalifica sino all’8 dicembre 2012;
3. Dichiara assorbita ogni altra domanda, anche di carattere istruttorio;
4. Dichiara integralmente compensate le spese del giudizio;
5.Pone a carico di ciascuna delle parti nella misura del 50% gli onorari del Collegio arbitrale, liquidati come in parte motiva, con il vincolo di solidarietà;
6. Pone a carico delle parti nella misura del 50%, il pagamento dei diritti amministrativi;
7.Dichiara incassati dal Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport i diritti amministrativi versati dalle parti.

 SCONTATO – Tutto come previsto dunque, visto che nei giorni scorsi erano trapelate indiscrezioni circa l’effettivo sconto sulla pena. Gli juventini si sarebbero oggettivamente augurati che Conte potesse tornare addirittura ad allenare domenica a Siena, nella prossima giornata di campionato. Purtroppo per loro, il TNAS ha comunque preferito mantenere parte della squalifica riducendola a soli quattro mesi, contro i dieci inizialmente inflittagli. Una decisione che come al solito non mancherà di scatenare dubbi e polemiche, tra chi riterrà troppo leggera la pena e chi invece sostiene appunto che vista la debolezza dell’accusa, la squalifica non dovrebbe neanche esserci.

Photo credits | Getty Images

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