Era inevitabile che al primo intoppo nel percorso da capo allenatore di Igor Tudor sulla panchina della Juventus, riemergessero tutte le critiche e polemiche inerenti la deludente stagione vissuta dalla Juventus.
L’obiettivo rappresentato dalla Champions League è ancora a portata, ma bisogna tenere il passo di Bologna e Atalanta, due squadre che stanno correndo più dei bianconeri e che, a scanso di equivoci, stanno giocando molto meglio rispetto alla Vecchia Signora. È chiaro, però, che raggiungere tale obiettivo per la Juventus è vitale, soprattutto per la questione economica.
Juventus, la qualificazione in Champions è in bilico
In caso contrario, senza la qualificazione in Champions, il rischio è quello di doversi necessariamente privare di qualche stella talentuosa, come nel caso del turco Yildiz. Detto questo, ci sono ancora delle giornate da affrontare al massimo per poter cambiare il destino dell’estate.
Detto questo, la stagione che sta attraversando la Juventus è decisamente fallimentare, sotto tutti gli aspetti, a partire dalla costruzione della squadra e, a questo punto, anche dalla scelta dell’allenatore. Le scelte di Giuntoli in fase di mercato sono state estremamente deludenti, con tantissimi soldi che sono state spesi in maniera inconcludente e senza una logica. Facile parlare a posteriori, certo, ma i risultati sono evidenti e tanti calciatori non hanno reso secondo le aspettative, oltre ad essere stati, in effetti, strapagati.
Se Tudor ha espresso più volte in conferenza stampa dopo la sconfitta di Parma la sua tranquillità nell’affermare che nulla è compromesso e che ci sono ancora tempi e modi per entrare in Champions, è altrettanto vero che la perdita del quarto posto, temporanea ovviamente, potrebbe avere un effetto negativo sul morale di un gruppo che ha vissuto di alti e bassi praticamente per tutta la stagione.
Chi rischia senza Champions?
È chiaro che la colpa non si può imputare solo ed esclusivamente a Tudor, dal momento che sia la prestazione che l’atteggiamento di chi è sceso in campo al Tardini è stato preoccupante. D’altro canto, la posta in palio è altissima e senza la qualificazione alla massima competizione continentale sarà rivoluzione. Tra Monza, Venezia e i due scontri diretti contro Bologna e Lazio passa non solo questa, ma anche la prossima stagione dei bianconeri, per poi concludere la stagione contro l’Udinese.
Sarebbero oltre 60 i milioni di euro persi, ma è chiaro che le ricadute andrebbero a impattare sia la dirigenza che allenatore e giocatori. Sullo sfondo, comincia ad apparire sempre più di frequente la figura di Antonio Conte, il nome più caldo per far di nuovo grande la Vecchia Signora. È vero che Tudor è quello che rischia di più, ma anche diversi giocatori sono in bilico. Da Perin fino a Renato Veiga, senza dimenticare chi potrebbe essere sacrificato per battere cassa, ovvero Gatti, Cambiaso, Savona e Douglas Luiz. L’ennesimo rinnovo in corso di McKennie? Difficile, Vlahovic non rinnoverà, Kolo Muani e Conceicao tornerebbero alla base, senza rinnovare del prestito, così come Mbangula potrebbe essere il giovane da sacrificare in nome del bilancio.