Quello del portiere è un mestiere che solo uomini forti possono fare, tanto è vero che non si conoscono portieri di successo che non abbiano un carattere forte e sicuro. Secondo Walter Veltroni che qualche giorno fa ha intervistato il portiere della Juventus Gianluigi Buffon, per fare questo mestiere “bisogna essere capaci psicologicamente, bisogna avere una visione consapevole del proprio compito. Perchè il calcio, gioco fatto spesso di poeti, ha bisogno anche di filosofi, di persone cioè capaci di riconoscere che il loro dovere è essere infallibili”. Il portiere, secondo Veltroni, è anche per questo “il numero uno della squadra”.
La nascita di un mito – Gianluigi Buffon, che in fatto di difesa della porta ne sa parecchio data la lunga esperienza nelle vesti di portiere della Juventus, ammette dinanzi a Veltroni di non essere in realtà un portiere per vocazione: “Ai tempi ho iniziato come centrocampista ed ero pure bravino”, confessa, confidando un po’ di aneddoti di quando cominciò a giocare a Carrara in un viale in cui le porte venivano messe su in maniera immaginaria (un po’ come fanno tanti ragazzini che per diletto o per passione trascorrono i pomeriggi all’insegna del calcio). Da piccolo Buffon giocava coi suoi amici in mezzo alla strada, e lui, ammette, amava stare avanti: era un centrocampista con gli attributi, insomma, “ma se avessi continuato temo che non avrei avuto la carriera che poi ho fatto da portiere”, conclude tra il fiero e l’amaro.
Da centrocampista a portiere: un passo decisivo! – Da centrocampista provetto, il giovane Gianluigi cominciava tuttavia ad avere occhi solo ed esclusivamente per la porta: “Avevo dodici anni e stranamente non mi innamorai di Maradona o di Lineker e neanche di Roger Milla, ma di Thomas N’Kono, il portiere del Camerun, che all’epoca aveva già 34 anni ma che entrò nei miei sogni fino a condizionarmi il resto della vita”.
Il suo amore per N’Kono era dovuto al fatto che quel portiere “usciva dagli schemi, faceva delle respinte di pugno davvero fantastiche, cose che noi non eravamo mica abituati a vedere. Fu per questo che scattò l’amore a prima vista e mio padre che è sempre stato uno sportivo vero, mi incoraggiò dicendomi di provare, di fare un altro anno in porta e tutt’al più di ritornare eventualmente in attacco”.
Gianluigi decise così di passare un anno in porta, e finì proprio entrando “tra quei tre pali” che non ne uscì più. Ed oggi è lui stesso a dichiararsi grato tanto a quel N’Kono che l’ha ispirato, quanto al padre che gli ha infuso fiducia e lo ha incoraggiato come un vero genitore avrebbe dovuto fare. Furono proprio quegli stimoli a permettere la nascita di un genio del calcio, di un professionista che il mondo intero invidia alla Juventus e alla nostra Italia!
Abilità e doti di un buon portiere – Dinanzi ad un Veltroni che gli chiede quali siano le doti che non dovrebbero mai mancare in un portiere, Buffon afferma convinto che la prima sia quella di riuscire a trasmettere sicurezza ai compagni di squadra. “La devi trasmettere a presindere da quella che hai davvero al tuo interno”, afferma il portiere che si dice peraltro convinto del fatto che “un portiere insicuro rende insicura tutta quanta la squadra”. A suo dire è poi indispensabile quel tanto di solidità mentale, ossia quella condizione “che fa durare molto e sbagliare poco”.
Ma c’è di più, perchè a detta di Buffon è proprio nella reazione ad un errore che si misura la vera qualità di un numero uno del calcio. Se dopo un errore il portiere viene pervaso da remore e indecisioni, secondo Buffon, si innesca un meccanismo fatale che può portare al declino delle performance sul campo. Per questo, secondo lui, la partita vera e propria comincia proprio quando il portiere viene colto da qualche errore: “Essere nell’occhio del ciclone per me è uno stimolo, poiché devo dimostrare che, sbagliando, sono scivolato e non caduto. Che sono subito in piedi, pronto per ricominciare a testa alta”.
Il futuro della Juventus – Insomma, la Juventus si appresta a concludere ottimamente la stagione, soprattutto grazie alla presenza in squadra di veri e propri professionisti del calcio del calibro di Buffon. Ma gli occhi sono ora tutti puntati sul prossimo campionato, tanto è vero che le news di calciomercato in casa juventus descrivono una situazione fitta fitta di novità.
Al momento attuale l’obiettivo è l’acquisto di André Gomes, centrocampista classe ’93 che nonostante la giovane età ha all’attivo già diverse esperienze internazionali: si mormora di un acquisto pronto ad aggirarsi tra i 20 e i 25 milioni, ma la Juventus ci sta, perchè vede in Gomes un giocatore capace di occupare più ruoli a centrocampo. Ottimo come mezzala, Gomes viene considerato un vero e proprio fiore all’occhiello anche se posto come trequartista: si tratta in poche parole di un “Pereya” animato da una maggiore qualità e scosso da ancor più motivazioni!
Del resto la Juventus ha davvero bisogno di portare a termine degli ottimi affari nel calciomercato, soprattutto a margine dell’abbandono di Claudio Marchisio, il cui infortunio ai legamenti lo costringerà a tenersi lontano dai campi almeno fino al prossimo mese di novembre.