Due anni poveri di soddisfazioni, trascorsi a guardare gli altri mentre sollevavano trofei, mentre si qualificavano per la massima competizione europea, mentre sbeffeggiavano la Juve che fu. Andrea Agnelli nelle ultime due stagione ha dovuto buttar giù doversi bocconi amari, maledicendo (forse) il giorno in cui aveva deciso di accettare la presidenza del club. Ma è arrivato finalmente il momento del riscatto, attraverso la realizzazione di un sogno in cui pochi credevano.
Il Presidente bianconero racconta le proprie emozioni a meno di 48 ore dalla conquista del tricolore:
Questo risultato è un primo sogno che si è realizzato. Per me questo scudetto rappresenta l’orgoglio ritrovato di un popolo, il popolo juventino, ed è il primo obiettivo che mi ero posto quando sono arrivato alla presidenza due anni fa.
Un obiettivo raggiunto grazie alla collaborazione delle persone giuste, come ammette il numero uno della Vecchia Signora:
Ci siamo arrivati tramite la scelta delle persone giuste. Quando sono arrivato, ho trovato una situazione difficoltosa dal punto di vista societario e sportivo e volevo portare le persone giuste con lo spirito giusto.
A cominciare dal condottiero, Antonio Conte, che ben rappresenta lo spirito battaglero della Juventus:
L’allenatore ha trasmesso grande convinzione nel raggiungere un obiettivo che ad inizio anno era insperato. Il risultato ottenuto è un primo sogno che si è realizzato.
Il primo sogno che si realizza, ma non l’unico, perché il rampollo di casa Agnelli ha intenzione di mettere altri trofei in bacheca:
Il nostro percorso è delineato, siamo determinati a mantenere la squadra competitiva, costante nel tempo. Il mio credo è che la Juve esiste per vincere, e il futuro non posso che immaginarlo vincente. Lavoriamo per questo.
I tifosi si augurano che il ciclo vincente sia appena iniziato e che il futuro possa riservare altre gioie sportive, magari a partire dal prossimo anno, quando la Juventus rientrerà in Europa dalla porta principale.
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