Domani sulla panchina non ci sarà, al suo posto troveremo il “secondo” Alessio che torna dopo la riduzione della squalifica per il calcioscommesse, eppure Massimo Carrera si è presentato oggi in conferenza stampa per presentare domani la delicata sfida tra Juve e Napoli, che già a ottobre ha il sapore dello scudetto. E prima di lasciare la panchina, Carrera saluta con un paio di frecciatine agli avversari relative al discorso dei giocatori impegnati in nazionale.
NAPOLI SI LAMENTA – Carrera spiega che anche la Juve ha gli stessi problemi del Napoli in questo senso, ma perlomeno non si lamenta:
Nazionali? Tutte le grandi squadre hanno avuto problemi, molti giocatori sono tornati stanchi o acciaccati. Noi abbiamo i nostri, ma non piangiamo e non ci lamentiamo in giro. Sarà Buffon a dirci se si sentirà in grado di giocare o no. Vucinic è messo ancora peggio, visto che è debilitato a causa di un’influenza intestinale.
SFIDA SCUDETTO – Juve-Napoli è già una sfida scudetto?
Siamo due ottime squadre e giochiamo a viso aperto. Il campionato però è ancora lungo e molte squadre possono inserirsi nella lotta scudetto. Pur di vincerlo, il Napoli ha persino tralasciato l’Europa League, noi invece vogliamo arrivare in fondo anche in Champions. Polemiche sulla Supercoppa? Se ci sarà l’occasione stringerò la mano a Mazzarri, ma quando Conte ha scelto il 3-5-2 non ha copiato nessuno: è stata una scelta dettata da certe esigenze.
SOLDATINI – Carrera torna anche sulla polemica scatenata da Antonio Cassano, che aveva definito i giocatori della Juventus come soldatini:
Soldatini? Qui ci sono soltanto professionisti. Giocatori e uomini che sanno quello che vogliono e si comportano nel migliore dei modi in campo e fuori. Facciamo semplicemente il nostro dovere.
ALESSIO – Una battuta sul ritorno di Alessio che lo estrometterà da domani dalla panchina:
Ci sono delle gerarchie che vanno rispettate. Lui è il secondo, il mio ruolo è quello di collaboratore tecnico. Non ho avuto nessuna discussione con Conte: ho grande stima di lui, so qual è il mio ruolo. Allenare? Per ora non mi interessa, sto bene qui con Conte e lo staff, non mi pongo altri obiettivi.
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