Juve, la crisi prosegue: ora anche Allegri finisce nel mirino

I numeri fatti registrare in questa stagione da parte della Juve sono davvero estremamente negativi, in modo particolare in riferimento alla fase difensiva, con un centrocampo veramente ai limiti della decenza e un attacco impalpabile, che non riesce mai a fare la differenza.

I numeri non riescono sempre a raccontare quello che accade in una squadra, ma possono senz’altro dare una mano nell’individuare le ragioni di situazioni particolari. E i numeri, in riferimento all’attuale stagione della Juventus, non fanno che confermare la grande difficoltà e crisi in cui si trova la compagine bianconera.

La partita persa in casa del Verona ha certificato la peggior partenza dopo undici giornate dalla stagione 1961/62. Per individuare una differenza reti non in positivo è necessario risalire fino al 1998/99 e, in quelle due stagioni ben precise, la Vecchia Signora concluse il campionato rispettivamente all’undicesimo e al settimo posto.

I numeri non sono dalla parte di mister Allegri, uno che di solito è sempre stato molto attento a questi aspetti. Eppure, il suo commento dopo la gara che ha visto la Juve uscire sconfitta dal Bentegodi di Verona con il risultato di 2-1, è lapalissiano. Infatti, ha messo in evidenza, ai microfoni dei giornalisti, come non sia necessario dire nulla, visto che più che altro bisogna fare e non parlare. Il Verona ha giocato un’ottima partita e la mano sicura di Tudor si è fatta sentire.

Allegri ha fermamente attaccato i suoi giocatori, mettendo in evidenza come probabilmente qualcuno è sceso in campo pensando di essere più bravi rispetto agli atleti del Verona, eppure non si ottiene la vittoria solamente indossando la casacca della Juve.

La settimana che sta per arrivare, di conseguenza, sembra essere davvero decisiva. Da una parte in Champions League, con la sfida allo Zenit, e dall’altra in campionato, dal momento che a Torino l’obiettivo scudetto non può certamente essere abbandonato così in fretta. C’è da registrare diversi aspetti in campo, ma questo Allegri lo sa alla perfezione: quello che più preoccupa, però, è ovviamente la mentalità della squadra, soprattutto quando deve affrontare avversari non certo di spessore.

D’altra parte, nessuno, all’interno della dirigenza bianconera, si sarebbe mai sognato a inizio stagione, di vedere la squadra così indietro, nonostante avesse preso in considerazione qualche intoppo dopo l’addio di CR7. Proprio l’operazione di mercato che ha visto il portoghese finire allo United negli ultimi giorni di mercato, potrebbe aver rotto gli equilibri bianconeri in modo importante.

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