L’obiettivo dichiarato di inizio stagione era quello di migliorare l’ottimo terzo posto dello scorso anno. Guai però a parlare di scudetto, specie dopo le opache prestazioni di inizio stagione, quando la Juve si ritrovava decimata dagli infortuni e la parola crisi era diventata pane quotidiano nello spogliatoio.
Poi era arrivata la vittoria contro il Real Madrid in Champions League, seguita da un’infilata di ottime prestazioni, che avevano consentito a Del Piero & Co. di risalire posizioni in classifica, fin quasi a raggiungere quella vetta tanto agognata. ‘La Juve punta a migliorare il terzo posto dello scorso campionato’, continuva a ripetere il buon Ranieri, ma sotto sotto c’era la speranza di sorpassare l’Inter ed assumere il ruolo di protagonista assoluta.
Obiettivo quasi raggiunto al rientro dalla sosta natalizia, quando i nerazzurri incappavano in un paio di serate storte, pareggiando contro il Cagliari e andando a sbattere contro la banda di Doni e Floccari. Da meno sei a meno tre nel giro di pochi giorni, mentre l’Italia anti-nerazzurra cominciava a preparare la festa.
Ci si chiedeva dove sarebbe arrivata la Juve con il rientro dei suoi pezzi migliori, visto che fino a quel momento era stata trascinata da alcuni baldi giovani che, affiancati ai senatori, non avevano fatto rimpiangere gli assenti di lusso. Vero è che i cinque gol rimediati da Buffon negli ultimi quattro giorni non sono da imputare alla sua sarsa vena; vero è che Trezeguet non può ancora essere impiegato a servizio completo; vero è che Zanetti sembra perseguitato da chissà quale rito malefico (ancora un infortunio ieri sera), ma è vero anche che la Juve sembra aver fatto diversi passi indietro.
Passi pure la sconfitta contro l’Udinese, arrivata forse per eccesso di sicurezza (tanto che Del Piero è stato lasciato a riposo, data la presunta semplicità della gara), ma contro il Cagliari si sono visti ben pochi segnali di ripresa. Merito di un Cagliari lanciatissimo e in ottima forma, certo, ma l’impressione è che la Juve stia per scoppiare definitivamente, dopo aver inseguito il sogno per mesi.
Ed ora non resta che sperare in un miracolo del Toro, affinché il distacco dalla vetta resti invariato o salga al massimo a 7 lunghezze, ma forse sarebbe più opportuno cominciare a guardarsi le spalle.
mimmolampo 1 Febbraio 2009 il 17:15
E il mezzo miracolo è arrivato! 😀