La Juventus è tornata in testa alla classifica a sette giornate dalla fine candidandosi in maniera definitiva, come se ce ne fosse bisogno, come unica e vera antagonista al Milan per la corsa scudetto. Antonio Conte identifica però l’obiettivo che sarebbe raggiunto domani battendo la Lazio allo Juventus Stadium: la qualificazione alla fase a gironi di Champions League. E il tricolore? Se ne parla, ma sempre nell’ambito di sogni e magie.
OBIETTIVO CHAMPIONS – Sarà pretattica, scaramanzia o comunque voglia di non esporsi neanche al rush finale, ma Conte è categorico.
Affrontiamo la terza in classifica, la Lazio è al vertice da diverso tempo. Sarà una partita dura e spigolosa, servirà la miglior Juventus per ottenere i tre punti. Vincere domani significherebbe garantirci l’ingresso in Champions League direttamente dalla fase a gironi. Siamo sempre scesi in campo con l’obbligo di conquistare la vittoria e la cosa non cambierà domani con i biancocelesti.
FORMAZIONE – Ancora qualche dubbio per l’allenatore nello scegliere l’undici iniziale, che sarà sciolto solo poche ore prima dell’inizio del match.
A decidere le partite è sempre la squadra, non il singolo. C’è entusiasmo e consapevolezza nei nostri mezzi e la condizione psicofisica è ottimale. Devo solo valutare qualche giocatore tornato malconcio da Palermo, come Marchisio, che ha preso una botta, e Bonucci, a letto con la febbre. Volevo dirvi la formazione, ma con questi due dubbi…
SCUDETTO E CONTRATTO – Si parla anche di futuro. In primis, le ovvie prospettive scudetto della sua squadra. In secondo luogo, il suo contratto.
Inutile adesso parlare di scudetto perché dobbiamo giocarci tutte le nostre carte senza avere rimpianti. Siamo arrivati a lottare contro il Milan, una corazzata nata per cercare il Grande Slam. La cosa più bella, comunque, è vedere l’orgoglio ritrovato dai nostri tifosi: questo non ce lo toglierà nessuno, a prescindere dal risultato finale. Il mio contratto? Ci sarà tempo e modo di parlare con la società. Siamo in piena corsa per centrare i nostri obiettivi. Sono l’allenatore della Juventus, dove speravo di arrivare. Sono contento perché sono il tecnico di una grande squadra. È il massimo.
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