Niklas Bendtner non è esattamente quel tipo di “top player” che i tifosi della Juventus si aspettavano di vedere arrivare come ciliegina della torta del primo mercato da Campioni d’Italia dopo diversi anni. L’attaccante danese ex Arsenal vuole però smentire gli scetticismi, ma nel frattempo dovrà conquistarsi la fiducia del severo Conte: al primo allenamento appare un po’ sovrappeso, bisognerà lavorare. E molto.
I DUBBI DI CONTE – Non bisogna nascondere come Antonio Conte sia rimasto a dir poco perplesso dall’acquisto di Bendtner. Se uno dei top player cercati (Van Persie, Jovetic, Suarez, Higuain) non poteva arrivare, si sarebbe comunque accontentato anche di Borriello, che nei sei mesi trascorsi alla Juve aveva comunque assimilato i dettami del sistema di gioco, mentre con il danese c’è praticamente tutto un lavoro da rifare, senza contare che si tratta in fin dei conti di una scommessa di Marotta e Paratici. L’allenatore della Juventus si è fatto allora preparare dei DVD per capire come sfruttare le capacità del nuovo attaccante, ma l’impressione è che il debutto in campionato sia ancora lontano, con la speranza che non faccia la fine di Elia.
LA SICUREZZA DI BENDTNER – Niklas Bendtner però non ci pensa nemmeno, e arriva a Torino con la voglia di far bene, smentire tutti e far innamorare i tifosi.
Penso sia un momento importante per la mia carriera, sono arrivato nel più importante club italiano: è una grande opportunità per la mia crescita. Spero di portare entusiasmo, tanto cuore e buon gioco. Voglio cercare di esprimermi al massimo e di restare umile. So esattamente come Conte fa giocare la squadra e spero di mettermi subito a sua disposizione. Vorrei essere parte di qualcosa di speciale e di grandioso, aiutando la Juve a vincere ancora. Ai tifosi dico solo che sono orgoglioso e che cercherò di segnare molti gol.
Naturalmente anche la Juve spera che riesca a segnare molti più gol di quanto non facesse ai tempi dell’Arsenal: per i Gunners riuscì a siglare massimo nove reti in una stagione. Alternativa a Matri. Alternativa a una riserva, vero. Ma i campioni d’Italia si augurano di aver trovato così per caso il loro top player.
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