Dopo ventidue giorni di sosta, a causa anche del rinvio per maltempo del match contro il Napoli, la Juventus torna finalmente sul campo per giocare una partita di campionato. L’allenatore Antonio Conte sa che non sarà una partita facile contro il Palermo che negli ultimi quattro precedenti ha sempre vinto contro i bianconeri, ma non vuole alibi. Ecco le sue dichiarazioni nella conferenza stampa di oggi:
La pausa può spezzare il ritmo, può interrompere un momento favorevole, ma non sono preoccupato. Eravamo pronti prima e torniamo ad essere pronti adesso. Nessun alibi. Non dimentichiamo che il Palermo sono tre anni che vince a Torino, dobbiamo dimostrare che qualcosa è cambiato rispetto agli anni precedenti. Questa partita è come una finale di Coppa del Mondo per noi.
L’allenatore della Juventus si è poi soffermato su altre questioni emerse in questa sosta forzata per le nazionali: il lavoro con i giocatori rimasti a Vinovo, il possibile condizionamento arbitrale e infine il caso Vidal
Durante la sosta, il mister ha avuto modo di lavorare con i giocatori non convocati per le Nazionali come ad esempio Quagliarella o Elia, ancora oggetto misterioso del mercato di Marotta. Conte ha detto che i giocatori sono tutti recuperati e che da ora in avanti farà scelte tecniche e non dettate da altri fattori:
Se dobbiamo trovare un aspetto positivo è questo. Quelli che sono rimasti hanno svolto un gran lavoro e hanno recuperato. Io adesso ho tutti a disposizione, tolgo qualsiasi equivoco, da oggi in avanti saranno tutte scelte tecniche
Conte si è anche soffermato su Vidal, che è stato rimandato a casa in anticipo dal ritiro con il Cile per esser arrivato in ritardo all’ allenamento insieme a quattro compagni:
Vidal qui con me si è sempre comportato in modo irreprensibile. Per me è un bravissimo ragazzo. In nazionale ha sbagliato e le regole che vanno rispettate, ma ha dimostrato maturità nel chiedere scusa e dovrà far tesoro di questa esperienza per crescere
Infine ha riposto a chi chiedeva se Calciopoli e la battaglia nei tribunali della Juventus potesse riperquotersi sul campo, magari con decisioni arbitrali sfavorevoli, smorzando le polemiche:
A me è sempre piaciuto guardare le cose sul campo. I verdetti sul campo sono quelli veritieri, non penso niente altrimenti se dovessi pensare a cose del genere smetterei oggi stesso di fare l’allenatore e andrei a casa. Io e i calciatori dobbiamo convogliare le energie sul campo
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