Con gli otto incontri in calendario per questa sera, la Champions League cala il sipario sulla fase a gironi. Acquisita nella serata di martedì la qualificazione della Roma (prima nel girone A), confermato – nonostante la sconfitta di Brema – il passaggio del turno dell’Inter (seconda nel proprio raggruppamento) restano da scrivere solo alcuni verdetti, con il destino delle ultime due italiane impegnate – Juventus e Fiorentina – che ancora non è stato del tutto scritto.
GRUPPO H – Cominciamo dalla Juventus, che in una Torino imbiancata dalla neve cerca l’ultimo punto, sufficiente a garantirle la qualificazione come prima del girone a spese dell’altra già promossa, il Real Madrid. Ranieri teme brutte figure figlie di un calo di tensione contro un avversario, il Bate Borisov, che “All’andata ci ha asfaltati” (ipse dixit). Dunque formazione (quasi) tipo per i bianconeri, nonostante il campionato preveda un big match contro il Milan non più tardi di domenica prossima: unico difensore titolare a riposo, stando ai rumors della vigilia, l’imprescindibile Chiellini; a centrocampo ritorna Cristiano Zanetti, mentre Staka-Nedved non dovrebbe saltare neppure questa partita; in attacco fiducia rinnovata a Giovinco, con Amauri. Nell’altro incontro del girone, il Real del neo-tecnico Juande Ramos non può temere il ritorno dello Zenit, che ospiterà questa sera; per i russi già certo il ripescaggio in UEFA.
GRUPPO F – F come Fiorentina, grande protagonista – seppur troppo poco ricompensata dalla sorte e dal campo – del girone. I Viola sono volati a Bucarest, in quella Romania che è Patria del loro uomo più carismatico (Adrian Mutu), alla ricerca del risultato che li può qualificare alla Coppa UEFA, essendo il treno-Champions matematicamente sfuggito di mano ai “Prandelli Boys” con la sconfitta contro il Lione. Formazione tipo, con Santana dietro alle due punte Mutu-Gilardino ed un terzetto di piedi buoni ad ispirare la manovra a centrocampo. Nell’altro scontro del girone, si incrociano il Lione ed il Bayern Monaco degli emigranti Grosso (in Francia), Toni e Oddo (tra i bavaresi). Entrambe le squadre hanno 9 punti in classifica, e la situazione sarà resa ancora più incerta dalle indisponibilità di uomini cardine come Cris, Juninho (Lione), Lucio e Zé Roberto (Bayern).
GRUPPO E – Dopo l’amarcord di gara-5, Giuseppe Rossi sfida nuovamente il suo passato United seppur a distanza: il Villareal è volato in Scozia, dove affronterà un Celtic fuori da tutti i giochi con la missione di portare a casa i tre punti che potrebbero fargli terminare il girone come primo in classifica; il Nazionale azzurro sarà l’unica punta, titolare nell’assalto al fortino difeso da Boruc. Ma a Manchester i campioni in carica ospitano l’Aalborg per un incontro che sembra una passeggiata, a meno che gli uomini di Ferguson non abbiano già la testa al “Mondialino” per club di settimana prossima.
GRUPPO G – E’ forse l’unico girone con ruoli già delineati: Arsenal primo se non perde con il Porto, Dinamo Kiev in UEFA se saprà fare altrettanto in casa propria contro i turchi del Fenerbahce. Tutto si decide con gli scontri diretti, che promettono pathos nonostante le importanti defezioni (Walcott e Nasri dell’Arsenal su tutte) nelle formazioni in campo.