Sognava di vincere e convincere con la casacca bianconera e invece si è ritrovato a dover recitare il ruolo dell’oggetto misterioso o anche del capro espiatorio delle disgrazie della Juventus. Amauri solo raramente ha dimostrato di valere i milioni spesi dalla Vecchia Signora per strapparlo al Palermo, tanto che alla fine è stato ceduto in prestito ad una delle squadre che lottano per la salvezza. Chi avrebbe mai immaginato all’inizio della sua esperienza in bianconero che un attaccante come lui finisse al Parma?
E invece eccolo qui, in maglia gialloblu, pronto a contribuire con i suoi gol (pochi, ma più di quanti ne abbia segnati a Torino quest’anno) alla permanenza nella massima serie della compagine emiliana. Ma lui non demorde e spera che il suo futuro sia ancora sotto la Mole Antonelliana:
Conclusa la mia esperienza qui, voglio tornare a giocare nella Juve, perché quella è una maglia che qualunque giocatore, me incluso, vorrebbe vestire in qualunque momento. Non ho fatto nessun dramma quando sono dovuto partire: sapevo che ne avevo bisogno e che una piazza come quella di Parma sarebbe potuta essere l’ideale in quel momento.
Resta da vedere se la dirigenza della Juventus sia disposta a credere ancora nelle sue qualità.