Il suo passaggio dalla Juventus al Parma ha un po’ movimentato l’ultima giornata di mercato, per la felicità di quanti – tifosi della Vecchia Signora – si erano stancati di vederlo girovagare sul fronte d’attacco bianconero come un fantasma alla ricerca di se stesso. Ritrovare se stesso, tornare ad essere quello di Palermo e dei primi mesi sotto la Mole, quando i gol arrivavano con una facilità impressionante e lui diventava oggetto di desiderio per la nazionale di Lippi: questa è la missione di Amauri, che in quel di Parma cercherà di dimostrare di essere ancora un calciatore professionista e non il reduce da una crociera difficile da dimenticare. Ma l’addio alla Juventus (anche se solo momentaneo) non è stato dei più felici e l’italo-brasiliano ha qualche sassolino da togliersi dalla scarpa:
Anche l’anno scorso c’era la contestazione, adesso vediamo se il colpevole ero io. Da oggi in poi voglio pensare solo al Parma, le altre cose si vedranno in futuro perché comunque rimango un giocatore della Juve, ma da qui a giugno parlerò solo della mia nuova squadra.
Parla solo della nuova realtà, ma intanto una frecciatina alla Juventus non se l’è fatta mancare nella sua prima conferenza in gialloblu. Intanto arrivano i buoni propositi per i prossimi mesi ed il desiderio di riconquistare la maglia azzurra:
Sono molto critico con me stesso però quest’anno ci sono stati tanti infortuni. Avevo iniziato benissimo e speravo che quest’anno fosse quello del riscatto. Adesso ho in testa solo il Parma e già da domani, se il mister mi metterà in campo, cercherò di dare una mano alla squadra e divertire i tifosi. Voglio tornare ad essere chiamato per cui devo far bene nel Parma e ritengo che questa sia la squadra, la società e la città giusta per ritrovare la forma e tornare in Nazionale.
Riuscirà a tornare quello di un tempo o dovremo organizzare una colletta per rimandarlo in crociera?