Tanto tuonò che piovve e in fondo ce lo aspettavamo da tempo. Rafa Benitez non è più l’allenatore dell’Inter dalle ore 13 di oggi, da quando cioè sul sito della società nerazzurra è apparso uno scarno comunicato:
Consensualmente e con reciproca soddisfazione è stato raggiunto un accordo per la risoluzione anticipata del rapporto di lavoro. F.C. Internazionale ringrazia Rafael Benitez per il lavoro svolto alla guida della squadra, che ha portato ai successi della Supercoppa italiana e del Mondiale per club Fifa.
Di rito anche il ringraziamento dell’allenatore:
Rafa Benitez ringrazia la società per l’importante esperienza professionale e per le vittorie vissute insieme.
Fine della storia e largo ai giovani rampanti (leggi Leonardo, che con tutta probabilità prenderà il comando delle operazioni sin dalla ripresa dopo la sosta natalizia). Del resto, chi si aspettava un finale diverso delle telenovela sapeva già di muoversi su un terreno sabbioso.
L’addio di Benitez all’Inter (consensuale, forzato, bene o male ripagato) era nell’aria da mesi, da quando in società si sono resi conto dell’errore commesso nel momento in cui si era affidata la squadra ad un cavallo di razza, che però poco poteva fare per riempire il vuoto lasciato da Mourinho. Vuoto umano e carismatico, certo, ma anche vuoto dal punto di vista delle ambizioni, perché è difficile correre a pancia piena.
E questo Moratti doveva immaginarlo ancor prima di prendere la strada per Liverpool per proporre allo spagnolo la guida di una squadra ormai appagata e decisa a godersi i successi raggiunti. Inutile dire, poi, che il buon Rafa è stato particolarmente sfortunato, vedendo i suoi pezzi migliori abbandonare la lotta ad uno ad uno, come se un’epidemia si fosse abbattuta improvvisamente su Appiano Gentile, facendo fuori la maggior parte dei campioni che avevano contribuito ai successi di Mourinho.
A Benitez non restava altro che fare buon viso a cattiva sorte, addossandosi anche colpe che non erano sue. Fino alla vittoria nel Mondiale per Club, quando ha finalmente tirato fuori le unghie chiedendo rinforzi. Una pretesa che non è stata digerita ai piani alti e che ha portato di fatto alla risoluzione del contratto. Ma l’impressione è che la richiesta di Benitez sia solo un pretesto: in realtà il panettone da regalare allo spagnolo non è mai stato comprato. Auguri al successore.