Costano care all’Inter le contestazioni nei confronti di Tagliavento durante e dopo la movimentata gara di sabato sera contro la Sampdoria, quando i nerazzurri si erano ritrovati a giocare in nove per tutto il secondo tempo. Nessuna attenuante per mister Mourinho, nonostante l’estremo tentativo di salvare la propria posizione attraverso le parole del portavoce:
Un gesto male interpretato. Non aveva nulla a che vedere con l’arbitro. Voleva dire una cosa diversa: ‘Potete anche portarmi via, arrestarmi, ma tanto la mia squadra è forte e vince lo stesso, anche se giochiamo in nove’.
Non l’ha vista in questo modo il giudice sportivo, che ha squalificato lo Special One per tre giornate, comminandogli anche una multa di 40mila euro “per aver contestato le decisioni arbitrali con atteggiamenti plateali”, per aver offeso il direttore di gara e per aver “contestato ripetutamente la presenza dei collaboratori della procura federale, collocatisi nei pressi delle panchine di entrambe le squadre”. Ma la squalifica dell’allenatore è forse il male minore per un’Inter costretta a giocare le prossime gare di campionato senza l’apporto di Cambiasso e Muntari, fermati per due turni, il primo per aver tentato di colpire un avversario nel tunnel che conduce agli spogliatoi, il secondo per aver offeso il quarto uomo. Inoltre Samuel e Cordoba, espulsi durante la gara, sono stati fermati per un turno e salteranno la trasferta di Udine.
E ancora. Ammonizione con diffida e 1.500 euro di multa ad Eto’o per la simulazione, 25.000 euro di multa alla società per la bottiglia lanciata dal pubblico verso un assistente ed altri 5.000 per aver ritardato di 5 minuti il ritorno in campo nella ripresa. Per Gabriele Oriali, infine, 10.000 euro di multa ed inibizione fino all’8 marzo. Insomma, una vera e propria stangata nei confronti dei nerazzurri, alla vigilia di una gara determinante per il proseguimento del cammino in Europa. E se Mourinho voleva un vero motivo per lamentarsi, ora lo ha trovato.
Poggio 22 Febbraio 2010 il 23:25
Per Mou sono minimo le 3 giornate di squalifiche per le cazzate ultime.
Per il Presidente ne bisognerebbero farne di almeno 10 giornate di squalifiche per tutte le volte che apre la bocca.